r a p i d e

Partisan


      Non scivolare nel bersaglio. Non essere né il prediletto né l'odiato, ché ad intuire il mondo puoi essere anche e solo un piccolo abbaglio. Libero, sì. Libero come un'intuizione, come un libero fronte dove tante copiose realtà dimenticano di rincorrersi. Il bersaglio, che poi sa mettersi di traverso, dove pensi che la conoscenza abbia solo l'ingrato compito di separare, di non provare estro, solletico, consistenti pungoli. Gli stessi che si aprono alle incertezze, che attendono un tempo scorgendo solo ciò che poi, non passa inosservato.Non scivolare nell'eloquenza, nel sudditare magniloquenza quando già sai di cadere, e male, in disgrazia. Quel bersaglio riserva solamente un'odiosa, inutile patina di cui non andarci fieri. Ciò che attrae scava solo nel profondo, l'unica banalità che possa farsi endemia possibile, sta nella più sciatta insipienza, in quella ingiudicabile tesi, anche politica, a far da scudo. Non scivolare nel controsenso sterile, quel bersaglio sposta l'equilibrio incollando a sé, tutto l'unto depresso di un mondo che pare difatti essersi smarrito.