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Quel 6 ottobre a Watkins Glen


Dal titolo del post sembra che sia la rievocazione di una battaglia della guerra di secessione americana ma non è così.Vi racconto una storia di sport di 35 anni fa, avevo un anno nel 1973, siamo nel mondo della follia e della velocità, quello della formula 1 di quegli anni, molto più spericolata e spettacole ma meno sicura della formula 1 attuale.Siamo al 6 ottobre, alla fine di una stagione esaltante dove viene incoronato, con qualche gara d'anticipo, lo scozzese Jackie Stewart, che bissa il titolo mondiale conquistato nel 1971. Pilota della Tyrrel-Ford che si è contesa con la Lotus della coppia formata dal campione uscente Emerson Fittipaldi e dal giovane promettente svedese Ronnie Peterson il titolo del 1973.
Compagno di squadra di Stewart è Francois Cevert (qui nella foto), pilota francese di grande talento, un volto da inserire tra Alain Delon e Jean Paul Belmondo come se fosse un attore bellissimo. Di lui si racconta di un flirt con Brigitte Bardot mentre era fidanzato con un'altra modella. Uno che piace insomma. Dal punto di vista sportivo tante soddisfazioni nelle categorie minori, 46 gran premi alle spalle, una bella vittoria conquistata su questo circuito due anni fa e poco più di una decina di podi conquistati. Il ventinovenne pilota parigino però ha tutte le carte in regola per giocarsi il secondo posto nella classifica mondiale. Nella gara precedente del 23 settembre in Canada, circuito di Mosport ha rimediato una brutta botta alla caviglia in un incidente con il sudafricano Jody Scheckter (si quello che vincerà il mondiale nel '79 con la Ferrari). A parte il pesante bendaggio da portare alla caviglia, arriva dall'Inghilterra una nuova vettura per lui visto che la monoposto utilizzata in Canada ha l'avantreno irreparabilmente distrutto...Eccoci qui al 6 ottobre, siamo alle prove del Gran Premio degli Stati Uniti. Si corre a Watkins Glen ed è il giorno delle prove per delineare la griglia di partenza dell'ultima corsa della stagione. Cevert si contende la pole position con il pilota della Lotus Ronnie Peterson, entrambi due piedi a pestare l'acceleratore, temerari fino alla fine...
Francois Cevert, avendo a disposizione una vettura completamente nuova ed un telaio più veloce si lancia, per la conquista del giro più veloce per partire davanti a tutti.Si arriva alla cosiddetta "Esse" (qui descritta nella foto ed indicata alla curva n°2) e invece di curvare la macchina si schianta sulle barriere metalliche ad oltre 200 km orari...Cevert rimane dentro le lamiere, straziato, una delle ruote anteriori ha sfondato persino il casco nell'impatto, causando la morte improvvisa del pilota francese... ad accorgersi subito dell'incidente gravissimo, sono i piloti Jody Scheckter (con il quale aveva litigato alla corsa precedente per via dell'incidente) e il brasiliano Carlos Pace, amicissimo di
Cevert. Nella foto a fianco la fine dell'incidente della Tyrrell-Ford del pilota francese. Appena arrivati accorgono che non c'è più nulla da fare assieme ai commissari di gara... Non sarà nemmeno estratto dalle lamiere mentre la carcassa della macchina viene riportata ai box della squadra. La tragedia colpisce molto il mondo delle quattro ruote e Jackie Stewart, suo compagno di squadra, che decide di abbandonare il mondo delle corse non partecipando nemmeno alla gara. Sepolto a Parigi, Francois Cevert lascia un grande vuoto nella formula 1, non solo perchè era un grande pilota, ma soprattutto per essere una persona estroversa, divertente, simpatica e anche quel bel ragazzo che tanto piaceva... Negli anni successivi altri piloti hanno perso la vita in corsa o durante le prove di un gran prix. La scomparsa di Cevert, una delle cupe e più tragiche della storia, resta ancora avvolta nel mistero. Non si è mai riusciti ad appurare se le cause furono di un malfunzionamento del mezzo meccanico o di un errore o, addirittura, di un malore del pilota, sta di fatto che la macchina non aggredì la curva ma andò dritta contro i guard rail...
Personalmente lo voglio ricordare con questa fotografia qui a fianco, col suo sorriso dai mille significati, un pò sbarazzino, un pò da playboy, un pò da "bastardo dentro" che piace, qua immortalato in compagnia della sua ragazza Anne "Nanou" Van Malderen nei box della Tyrrell-Ford, squadra che dopo quel controverso 1973, con il titolo mondiale conquistato e la perdita di un pilota formidabile iniziò un declino terminato nel 1998, con l'acquisizione della squadra da parte della "BAR".Mi fermo qui... una buon inizio di settimana e...
a tutti!!!!