Post N° 179

NUDO Come una vela chiara. Come un ansito celato nella gola. Nudo. Trattenuto, mi tiene. Afferra le mani, le braccia, gli odori.LA LINGUA DEL MIO UOMO SA DI FICHIDINDIAMATURI Intingere le dita nel suo centro. Tingermi le dita. LA PELLE DEL MIO UOMO E' VINO E SANGUE CHEPULSA.E' melagrana, centellinata in chicchi.Che bevo, sorseggio. Divoro verdi molecole d'eterno. Suggo le labbra, le dita. Le cosce. Respiro. La curva delle sue palpebre tra le mie ciglia. Lo guardo negli occhi di rame. Lo mangio. Fradicia di luna. Benedetta di primavera. IL SESSO DEL MIO UOMO E' MARE CHE SALE. Groviglio di stelle rosse tra le gambe. Di Fuoco. Di fichi palpitanti fioriti tra le labbra. Di Vuoto intatto. Di catene d'universi spremute a salvare la terra. Di Ulivo. Di Forza. Di Madre. Di casa che apre. Evaporata attendo le mie molecole riaggregarsi. I miei fianchi aperti. La bocca langue il suo nome salmodiando liquidi dondolii.Piena. Pervasa. Straripa. Pelvica danza mi porta. Sono, m'infrango. Rinasco. Raccolgo i miei fiori notturni. da Utero di Luna di Marthia Carrozzo