scrittori

Lombroso e il posto di lavoro nella P.A.


Io me le ricordo le facce dei socialisti. Le facce degli assunti. Le facce di quelli che assumevano. E mi ricordo che non erano facce inquietanti. Non c'era nesso lombrosiano tra il loro aspetto pubblico e la necessità del posto, preferibilmente pubblico. Ricordo che Ferrovie dello stato e Telecom la facevano da padroni in quel settore oggi riqualificato con la dicitura "segnalazioni".Segnalavano i socialisti, eccome se segnalavano. Gli altri, i ciucci, votavano comunista. E perdevano. Perdevano elezioni e vita. I socialisti di allora vincevano alla grande e ficcavano parenti e affini dietro scrivanie, dentro stanzoni che si riempivano di fotocopiatrici, di aggeggi che quasi nessuno sapeva usare: scatole computerizzate sancivano il ricorso a parole nuove: competenze, per esempio.Non so se la scuola abbia avuto metodi simili nel reclutamento del personale. Di certo, tra i miei insegnanti più d'uno ha giocato sporco con la propria onestà intellettuale. La P.A. per lungo tempo ha stipendiato tanti italiani. Ha permesso loro che acquistassero case, macchine et similia: ha consentito persino che si ammalassero.Noi abbiamo creduto che il sistema fosse ingiusto nel reclutamento, ma giusto nella tutela. A posteriori ci domandiamo se i diritti dei lavoratori di allora debbano diventare oneri sui lavoratori di oggi, se la malattia di allora sia stata una malattia più vera della malattia di oggi, se le segnalazioni di allora non abbiano avto nemmeno un'equivalenza a perdere: che so, due lauree, un master, quattro aggiornamenti, tre perfezionamenti. No, eh?Oggi, gli amici di quelli che allora fecero scempio della P.A. hanno deciso di razionalizzare. Voglio credere che sappiano fare. Voglio credere in questa cosa insieme a loro. Non voglio criticarla. Non voglio pensare che le facce di questi siano come quelle dei socialisti di allora. Non c'è nesso lombrosiano. Hanno facce pulite. Non faranno mai una cosa da criminali.Che dite?