scrittori

L'intervista a Mourinho e la granita al cioccolato


Quelli che nel loro vocabolario etico e delle buone maniere non hanno la parola Grazie. Hanno convinzioni e convincimenti, il forse non li sfiora, non gli fa accapponare la pelle l'idea instabile, la piattaforma poggiata su un mare forza otto. L'intervista a Mourinho in tv è stata all'insegna della sicumera, della calma piatta, dell'apatia dell'answer the question. Mourinho personaggio, Mourinho fabbricatore di cervelli vincenti: rebus sic stantibus, Mourinho delusione. Ma chi se ne frega di Mourinho, poi? Era tanto per dire: si creano delle aspettative che puntualmente vanno deluse. Ecco, Mourinho mi dà l'idea di "quello che sa tutto, ma questo è tutto quello che sa".Come quelli che aspetti sempre che chiedano scusa, che dicano Abbiamo sbagliato! Sì, insomma, quelli maturi, belli stagionati, avanti negli anni, quelli intorno ai quali s'era formata un'aura di aspettative. Deluse.Se m'allenasse Mourinho, con la sua filosofia del vincente, avrei un crollo di serotonina. Non vi capita quando vi circondate di vincenti tosti? Ti dicono: "Vedi, non è come pensi tu... Ecco, ora ti spiego io..."Pluff, botta di depressione istantanea, picco all'ingiù. Ci si riprende, forse, solo con una granita al cioccolato con panna e brioche.