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Avviso ai naviganti: più soldi alle banche e distruzione della scuola


Era l'Ottantanove quando crollō il muro. Oggi ne sta crollando un altro: fine del capitalismo. Anche se non ce lo dicono. L'hanno capito tutti. A destra come a sinistra. Il lavoro č a 4 euro l'ora. I precari della scuola? Specializzati per niente. Tutti a casa da un ministro dell'istruzione che dice egėda al posto di čgida. "Sotto l'egėda del governo...".Un capo di govero che dice agli studenti: "Vi mando la polizia".Qui si muore di povertā. Altro che le sue ville. E la sua ricchezza. Quel mondo surreale di veline e pagliacciate, di ministre bellocce e chieriche rinfoltite, nasconde una vergogna: pių soldi alle banche. E a chi li togliamo? Alla scuola. La cultura, la pazienza, lo sforzo, lo studio non sevono pių a nulla. Crolla quel mondo e invece di pensare a una rivoluzione cuturale si manda agli italiani questo messaggio: fatevela in culo!Dirigenti scolastici senza diploma. E Brunetta dice che sono i docenti a guadanare troppo. Vergognati, ministro, del minimo arrivismonon mi fa specie. Mi dolgo solamentedel manipolo incoscientedi ministri incompetentidi presidi ignorantidi provveditorati stracolmi di indaffarati nullafacenti.Tutto č indifferenza:la moralitā nel culo del docenteč un filo che non gli fa niente!