Separiamoci

Con la cintura di castità


PADRI SEPARATI CON LA CINTURA DI CASTITA' FIUMICINO (ROMA) - Hanno indossato cinture di castitā, in alluminio e con lucchetto, per rivendicare ancora una volta i loro diritti sull'affido condiviso dei figli e per sollevare l'attenzione contro i rapimenti dei figli da parte dell'ex coniuge. All'insegna dello slogan "Italia: no family zone", č la singolare protesta messa in atto questa mattina, agli arrivi internazionali dell'aeroporto di Fiumicino, tra la curiositā dei viaggiatori, da una quindicina di padri separati, aderenti alle associazioni "Figli Negati" e "Caro Papā", riuniti nel movimento 'Armata dei padri'', invitando alla castitā gli stranieri che arrivano a Roma. "Solo cosė - spiegano - potranno evitare che la madre, in caso della nascita di un figlio, possa rapirlo". Con striscioni e cartelli, e indossando t-shirt e cappellini bianchi con al centro un cuore rosso e slogan tipo "Papā c'é, i figli no", hanno cosė provocatoriamente indossato la cintura, su una calzamaglia nera, per sensibilizzare i viaggiatori in arrivo, distribuendo anche volantini in italiano ed inglese, sui motivi della loro protesta, che cade - č stata la scelta del movimento - nella data della Giornata mondiale dell'infanzia. "Prendendo spunto dalla protesta a Pereira - spiega Giorgio Ceccarelli, tra gli attivisti del movimento - cittā con il maggior numero di morti violente del Paese, in Colombia, dove le mogli e le fidanzate di piccoli delinquenti locali si sono impegnate a seguire l'esempio dell'eroina greca Lisistrata che, secondo Aristofane, esortō le ateniesi a protestare contro la guerra negandosi ai mariti, l'Armata dei Padri, movimento pacifista per i diritti dei figli dei separati, dopo la protesta in mutande contro la persecuzione economica dei tribunali italiani, esorta oggi i turisti maschi in vacanza in Italia, a praticare lo sciopero del sesso o ad usare la cintura di castitā per evitare gravidanze indesiderate. In caso di rapimento di un figlio da parte della madre, nessuna legge gli garantirā il diritto di rivederlo. Infatti, in totale controtendenza con il resto d'Europa e di gran parte del mondo, la sottrazione di minore, in caso di condanna definitiva in Cassazione, non prevede neppure il fermo di polizia". All'iniziativa sono presenti alcuni papā che non vedono da anni i loro figli "nonostante le denunce presentate e le sentenze favorevoli ottenute", ha detto uno dei partecipanti. Tra questi, Salvatore Gallo, papā di Torre Annunziata, che non vede i tre figli da 9 anni, o la mamma di Fabrizio Infante, romano, che non vede la figlia di tre anni, che si trova in Danimarca.