Il Divano

Play it again, Icaro


Una mamma sta raccontando alla sua bambina la storia del labirinto e dei due antichi costruttori, prigionieri a loro volta dell'immensa trappola per volere del re. Cercano la fuga, i due ingegnosi, con le piume, la cera, le ali fissate sulle spalle: la pupetta sgrana gli occhioni, attenta.Eccoli che provano l'invenzione correndo gił da una collina, l'aria che accarezza il viso, guardano il mare dall'alto e Icaro urla dalla gioia: la bambina ride."Icaro, Icaro, dove vai? Torna indietro! Non avvicinarti troppo al sole o la cera si scioglierą!" La bimba chiude gli occhi, se li tappa con le manine, sebbene non ci sia niente da vedere, solo le parole appena dette che si spengono sulle pareti della stanza.Perchč la bambina si tappa gli occhi e non le orecchie? Certo ha gią intuito l'epilogo, si immagina la catastrofe che non vorrebbe mai sentirsi dire, ma sono gli occhi che si acceca da sč, la piccola discendente di Edipo.E ora cerchiamo di smontare la storia di Dedalo e Icaro. Dal simbolismo onirico sappiamo che il volo e volare rappresentano l'atto sessuale, o l'eccitazione, l'erezione.Quindi il racconto della prima parte dell'avvenura č piacevole e riporta a sensazioni belle, eccitanti, universali. Tutti l'apprezzano, tutti ne possono fruire.Ma ecco che sopraggiunge il divieto: non volare troppo in alto, Icaro, altrimenti la punizione sarą tremenda: la caduta e la conseguente evirazione. Per questo la bimba si chiude gli occhi: mima su di sč l'evirazione del povero Icaro, ha compreso, anche se non sa, il significato pił profondo della leggenda.