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I TEOCON LO FANNO "STRANO"


di PAOLO PONTONIERESAN FRANCISCO - Il fatto che i neocon e i teocon americani facessero sesso con una certa frequenza si deduceva già dal numero medio di figli che si registra nella famiglia conservatrice tipica statunitense: 3,92 contro gli 1,8 dei progressisti. Ma che ne avessero fatto un impegno sociale e religioso - giocando nel contempo anche di fantasia- è un dato che risulta del tutto nuovo e che emerge dalle campagne di sensibilizzazione lanciate dalle chiese conservatrici. Queste dallo Utah al Texas, non disdegnano di usare il pulpito per invitare i fedeli a fare sesso, a farlo spesso e con intensità. Parliamo qui di programmi come il "40 Nights Grrreat Sex" (40 notti di grrrande sesso), varato dalla New Direction Christian Church di Memphis, in Tennessee, dove il pastore Stacy Spencer e sua moglie Rhonda qualche tempo fa si sono ritirati in convento con 252 coppie di sposati per discutere se il sesso ha diritto di cittadinanza nel matrimonio. Inutile sottolineare che i congressisti hanno concluso di si e, cosa straordinaria -dato il luogo e la natura dell'incontro- di lì a poco hanno cominciato a dibattere anche di temi, come la fellatio e il sadomaso, che in condizioni normali sarebbero stati appannaggio esclusivo dei libertini. Ma questi non sono tempi normali. L'assalto consumistico all'unione matrimoniale, la crisi economica, l'oscuramento della stella politica della destra cristiana in America e la recente estensione del diritto a sposarsi anche alle coppie gay in California e Massachusetts, hanno creato un certo grado di insoddisfazione tra i credenti verso l'istituzione del matrimonio. Un fenomeno riscontrabile soprattutto tra i giovani che rifuggono il matrimonio e si astengono, anche in stati come lo Utah dove non di rado una famiglia è composta da mamma, papà e 10, 11 figli, dall'avere bambini. E così per convincere Gen Xers e Echo Boomers (i giovani nati a cavallo tra la seconda metà degli anni settanta e la fine dei novanta) a restare fedeli alle tradizioni matrimoniali che gli hanno dato i natali, le chiese cristiane stanno cominciando ad applicare le scritture alle pratiche sessuali. Non solo per farne di più ma anche per farlo appassionatamente. Così accade che il Cantico di Salomone venga utilizzato per giustificare pulsioni come il role playing e il sesso orale mentre altre fantasie sessuali vengono organizzate in un'agenda settimanale con attività che spaziano dai bagni di sole au naturel con il partner di Lunedì, ai rapporti in qualsiasi stanza che non sia quella da letto di martedì, per finire con la lettura dei Corinzi e i massaggi aromatici di giovedì. E se queste attività possono sembrare estreme, la sfida lanciata dal pastore Paul Wirth della Relevat Church di Tampa in Florida, potrebbe fare arrossire anche Casanova. Wirth, non contento della maniera in cui i suoi fedeli affrontavano gli obblighi del talamo nuziale, ha avuto l'idea di lanciare il "30-Day Sex Challenge", sfidando i suoi parrocchiani a leggere ogni giorno un verso della Bibbia e a trasformarlo in amore carnale. La sua iniziativa ha avuto un tale successo che tutti i preti del circondario hanno cominciato a chiamarlo chiededogli quali fossero le regole da rispettare per far partecipare anche i loro fedeli. Una megachiesa del Texas, la Fellowship of the Woodlands, ha invece avuto l'idea di organizzare dei ritiri semiannuali. Sacred Sex Weekend - I fine settimana del sesso sacro - li hanno chiamati, e si suppone che coloro che vi partecipano impareranno ad avere una vita sessuale piena con la benedizione divina. Il revival sessuale fondamentalista non poteva non avere i suoi teorici, non tutti espressamente cristiani, e i suoi vademecum. Tra questi assumono un posto di rilevanza il libro His Needs, Her Needs dello psicologo William Harley; Mars and Venus in the Bedroom di John Gray e Getting the Sex You Want di Tammy Nelson. La tendenza ovviamente è finita anche su internet, dove adesso fioriscono i blog conservatori a sfondo didattico-sessuale, come quello del pastore Spencer. Qui i lettori, mantenendo l'anonimato, possono formulare domande che hanno a che fare con l'apprendimento di come fare sesso più spesso e in maniera più intensa. Una bella distinzione dai cattolici la cui posizione ufficiale sul sesso, particolarmente quello prematrimoniale, sopratutto tra i celibi è quella dell'astinenza. La spinta alla sessualizzazione della vita spirituale degli individui, di sicuro sul fronte neo-conservatore, è così forte che anche super evangelisti come James Dobson, fondatore di Focus on The Family e l'autrice conservatrice Tina LaHaye sono stati invogliati a produrre anche loro un manuale di guida ai piaceri carnali all'ombra del talamano nunziale. Stanno andando a ruba.