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MANIFESTI PER LA LOTTA ALL'AIDS: POLEMICA TRA GAY


BOLZANO. MANIFESTI PER LA LOTTA ALL'AIDS: POLEMICA TRA GAY BOLZANO. I manifesti della campagna dell’Arcigay fanno storcere il naso anche agli stessi omosessuali. GayLib, associazione dei gay di centrodestra, interviene con una nota di censura: «Non sono un moralista - afferma il presidente nazionale di GayLib Enrico Oliari - ma sui manifesti ha ragione Maria Teresa Tomada. Anzi, la esorto a insistere perché vengano tolti quei manifesti volgari. Le campagne di lotta all’Aids sono necessarie, ma guai a privilegiare comunicazioni aggressive e offensive. Quel manifesto non va certo bene, e ancor meno davanti a una scuola elementare». Aggiunge il referente regionale di GayLib Michele Beozzo: «La causa di tutto è da individuarsi in una leggerezza del Comune, dal momento che il circolo gay Centaurus ha ricevuto i manifesti dall’Arcigay nazionale e poi li ha portati all’ufficio affissioni che li ha appesi presso la scuola elementare in via Montecassino. Mi auguro che non vi siano scaricabarili nei confronti dell’associazione gay bolzanina, che porta avanti un impegno di indubbia importanza sociale». Sulla questione prende posizione anche Elio Cirimbelli, direttore dell’Asdi: «Invito il sindaco a correre il rischio di beccarsi anche una denuncia pur di far togliere quei manifesti. Sono convinto che gli stessi omosessuali non siano d’accordo con le volgarità sia scritte che ostentate. Non è certo in questo modo che si fa sensibilizzazione. Credo sia dovere del primo cittadino far rimuovere al più presto quei manifesti o quantomeno far cancellare le scritte», è l’invito che Cirimbelli rivolge a Luigi Spagnolli.   di Alto Adige