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NO ALL'AUTODISTRUZIONE DELL'UOMO E DELL'OPERA DI DIO


IL PAPA: NO ALL'IDEOLOGIA GENDER è AUTODISTRUZIONE DELL'UOMO E DELL'OPERA DI DIO Città del Vaticano, 22 dic. (Apcom) - Il Papa ha dedicato un passaggio del suo lungo e intenso discorso alla Curia romana al concetto di 'Gender' che non deve essere "autoemancipazione dell'uomo dal creato e dal Creatore". Il disprezzo per l'opera di Dio "sarebbe un'autodistruzione dell'uomo e quindi una distruzione dell'opera stessa di Dio", ha precisato Ratzinger.Parafrasando il concetto, Benedetto XVI ha sottolineato come se "le foreste tropicali meritano la nostra protezione" così "non la merita meno l'uomo come creatura, nella quale è iscritto un messaggio che non significa contraddizione della nostra libertà, ma la sua condizione".CITTA' DEL VATICANO, 22 DIC - La Chiesa si rende ''visibile'' al mondo come una ''forza spirituale che indica cammini di vita''. Il Papa non e' la ''star'' delle Giornate mondiali della gioventu', che non sono un ''festival rock''. La Chiesa deve proclamare non solo ''salvezza'' ma anche difesa del ''creato''. Ma non basta difendere ''le foreste tropicali'', occorre difendere l'uomo da se stesso quando tenta di distruggersi. E facendolo il Papa si schiera contro la ideologia del ''gender'', per riaffermare l'umanita' creata come ''uomo e donna'' e indicare la struttura matematica del creato come segno della potenza di Dio.E' ad ampio raggio il discorso di Benedetto XVI alla Curia per lo scambio di auguri di Natale, nella Sala Clementina, preceduto dall'omaggio del decano del collegio cardinalizio, Angelo Sodano, e seguito dal saluto personale di Benedetto XVI a tutti i cardinali, vescovi e prelati della sua ''famiglia'' alla quale ha anche espresso ''riconoscenza per l'apprezzata collaborazione prestata al ministero del Successore di Pietro''.Benedetto XVI, che dopo il suo primo discorso alla Curia del Natale 2005 aveva adottato un profilo ''basso'' nei successivi incontri, oggi e' tornato ad un discorso ampio che, incentrato sullo Spirito Santo, lo ha portato a una serie di considerazioni sul ruolo della Chiesa, sul suo personale incarico, sulla missione della Chiesa nel mondo.Papa Ratzinger e' partito dall'anno che sta per concludersi, ricco di ''sguardi retrospettivi su date incisive della storia recente della Chiesa'', i cinquanta anni dalla morte di Pio XII e dalla elezione di Giovanni XXIII, i quaranta anni dalla Humanae vitae e i trenta dalla morte di Paolo VI che la firmo'.Poi una carrellata dei viaggi - Sydney, Stati Uniti e Francia - e degli eventi, soprattutto il sinodo dei vescovi sulla Parola di Dio. Fare del Papa la ''star'' delle Gmg e di queste un festival rock, ha ammonito, serve solo a ''poter rimuovere la questione di Dio'', il Papa non e' la ''star attorno cui ruota tutto'' ma e' solo il ''vicario che rimanda all'Altro''.La ''responsabilita'' per il creato, ha spiegato, e' legata al fatto che ''la materia e' strutturata in modo intelligente, il nostro spirito e' in grado di interpellarla e attivamente rimodellarla''; c'e' una ''responsabilita' verso la terra'' e dall'''ordine matematico'' deriva un ''orientamento etico''.Alla ecologia del pianeta il Papa ha affiancato la ''ecologia dell'uomo'' per difenderlo dalla autodistruzione e la critica al ''gender''. Finito il discorso, quasi mezz'ora di strette di mano e battute con i presenti.   di ansa