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SGORLON, NO AL MATRIMONIO GAY


Roma - ''Se la destra difende certi valori e si dichiara contraria all'aborto, al divorzio, ai matrimoni gay e alla liberalizzazione delle droghe, allora sono d'accordo con la destra. Ma questa eventuale concordanza su temi, valori e battaglie non fa di me automaticamente un uomo di destra, e questo per ragioni sociali e politiche''. Cosi' lo scrittore friulano Carlo Sgorlon, 78 anni, autore di romanzi di grande successo e pluripremiato, commenta con l'ADNKRONOS l'attenzione che la stampa sta riservando alla sua fresca autobiografia, ''La penna d'oro'' (Morganti, pagine 221, euro 15), che e' stata recensita con favore da ''Il Giornale'', ''Il Secolo d'Italia'' e ''Avvenire''.''La destra lancia il caso Sgorlon'', ha titolato oggi il ''Corriere della Sera'', sottolineando come l'autore di ''Il trono di legno'' (Mondadori, 26 edizioni) e di ''L'armata dei fiumi perduti'' (Mondadori, 22 edizioni) venga ora elogiato per le sue riserve sui critici di sinistra e per i valori di cui si fa paladino nei suoi libri.La definizione di ''paladino dei valori della destra'' non convince Sgorlon, anzi non lo soddisfa proprio. ''Io ho dei valori nei quali credo: se si considerano di destra non mi importa. Io non sono un politico, ne' mi riconosco nella destra dei partiti; sono piuttosto un anarcoide, un solitario''.di ADN KRONOS