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LOMBARDIA. LA LEGA: GAY MALATI MENTALI


Il Consiglio regionale boccia l'adersione alla giornata mondiale contro l'omofobia MILANO L'OMOSESSUALITÀ una malattia mentale? La polemica scoppia in consiglio regionale per la dichiarazione del capogruppo della Lega Nord, Stefano Galli, sulla mozione presentata da alcuni consiglieri dell'opposizione contro l'omofobia. Il documento respinto dall'aula chiedeva «di aderire all'iniziativa internazionale per l'istituzione di una giornata internazionale contro l'omofobia (International Day Against Homophobia)», da celebrarsi il 17 maggio di ogni anno per ricordare il giorno del 1990 in cui l'omossessualità venne cancellata dalla lista delle malattie mentali da parte dell'Organizzazione mondiale della sanità. Il capogruppo della Lega, spiega Luciano Muhlbauer, del Prc, ha definito la mozione "un colpo di culo" dopo aver dichiarato che lui era contrario a celebrare l'omosessualità come una non malattia mentale». Era stato proprio Muhlbauer a chiedere all'aula una presa di posizione sul tema. Carlo Monguzzi, consigliere regionale dei Verdi, si rivolge al governatore: «Se la cosa si sapesse in giro la considerazione dei cittadini verso la terza assemblea legislativa del nostro paese sarebbe ancora più bassa. Per questo chiediamo l'urgente intervento di Formigoni che spieghi a Galli come stanno le cose. Da chi ci pretende di governare pretendiamo il massimo rispetto di persone e cose, a maggior ragione delle forme di amore che ciascuno di noi deve poter scegliere nella massima libertà». ANCHE Marcello Saponaro, consigliere regionale dei Verdi, attaca: «Il centrodestra liberale, se ancora esiste in Lombardia, insegni alla Lega la cultura occidentale della libertà e del rispetto dei diritti individuali, chiedendo insieme a l'opposizione l'iscrizione all'ordine del giorno del progetto di legge contro le discriminazioni sessuali che ho presentato tre fa». Nel presentare la sua proposta, Muhlbauer j ha spiegato: «Mi auguro che da questa discussione emerga un segnale chiaro della Lombardia contro la discriminazione di chi non è eterosessuale». Il documento sollecitava inoltre il Consiglio affinché invitasse «il Parlamento italiano a promuovere un riconoscimento ufficiale della giornata contro l'omofobia. Un'occasione per prendere una posizione non ideologica a favore di tutti i cittadini e le cittadine della Lombardia». Enrico Fovanna---Il Consiglio Regionale lombardo boccia la mozione contro l’omofobiaIl talebano Galli insulta e discrimina gli omosessualiIl centrodestra liberale, se c’è, dimostri di esistereMilano, 13 gennaio 2009 – Oggi, dopo tre anni che giaceva nel cassetto, è arrivata nell’aula del consiglio regionale la mozione proposta dal centrosinistra contro l’omofobia, con la quale si chiedeva l’adesione all’iniziativa internazionale per l’istituzione di una giornata contro l’omofobia, da celebrarsi il 17 maggio di ogni anno. La mozione è stata bocciata dalla maggioranza di centrodestra, e il capogruppo della lega Stefano Galli ha motivato il suo voto contrario definendo il documento un “colpo di culo”, dichiarando che lui era contrario “a celebrare l’omosessualità come una non-malattia mentale”.Il centrodestra liberale, se ancora esiste in Lombardia, insegni alla Lega la cultura occidentale della libertà e del rispetto dei diritti individuali, chiedendo insieme a l’opposizione l’iscrizione all’ordine del giorno del progetto di legge contro le discriminazioni sessuali che ho presentato ormai tre fa.Marcello Saponaro, consigliere regionale dei Verdidi il Giorno