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«AITOR METTA LA DIVISA» L'ESERCITO SPAGNOLO APRE AI TRANSESSUALI


Il ministro Chacón abolisce il divieto Finora per entrare nelle Forze Armate era necessario possedere un «apparato genitale completo» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MADRID — I problemi non saranno in fureria, perché farà fede semplicemente la carta d'identità. Non l'aspetto, né l'anatomia. Se all'anagrafe risulta uomo, la recluta ritirerà una divisa maschile, altrimenti quella femminile. E, sempre in base ai documenti, il (o la) militare sarà smistato/ a nelle camerate dei soldati o delle soldatesse. Certo, qualche imprevisto potrà sorgere nella promiscuità delle docce o al momento di scalare una pertica. Ma, d'ora in avanti, la conformazione dei coscritti al di sotto della cintola non riguarda più le forze armate spagnole.Che, volenti o nolenti, aprono così di fatto le porte ai transessuali. Operati e non.Il ministero della Difesa, di cui è titolare Carme Chacón, ha infatti abrogato un requisito da vent'anni indispensabile per entrare nei reparti maschili dell'esercito: un apparato genitale completo. E anche se dagli uffici del ministro tengono a precisare che la correzione non è stata studiata apposta per i transessuali, la categoria l'ha presa come una vittoria personale di Aitor, un' ex bambina cresciuta uomo, grazie a una potente cura ormonale, coltivando, oltre alla barba, il sogno di un'uniforme. Maschile, naturalmente. Alla visita militare Aitor era stato respinto per la mancanza di quell'inappellabile requisito. Ma non si era arreso. E tanto meno aveva preso in considerazione l'eventualità di arruolarsi in un reparto femminile.La riforma della ministra Chacón sembrava essere arrivata, per lui, fuori tempo massimo di 48 ore, perché il 2 marzo scorso Aitor aveva superato il limite d'età, 29 anni, previsto dal bando di reclutamento, pubblicato il 4 marzo, e per il quale vale la modifica formalizzata ieri dalla gazzetta ufficiale. Una beffa, dopo oltre due anni di battaglie.«Sarebbe stato uno scandalo ed eravamo pronti a scendere in piazza per lui — annuncia Carla Antonelli, ex responsabile dell'area transessuale del partito socialista, attrice e direttrice del giornale online Diario Digital Transexual —. Ma non è stato necessario. Dal ministero ci hanno assicurato che Aitor sarà accolto, perché il suo ricorso contro la bocciatura dell'esercito è antecedente al suo compleanno».Più che altro Aitor sarà ammesso alle prove fisiche previste per i candidati alla divisa: il che lascia ai militari ancora un margine di manovra per escluderlo. Nelle caserme generalmente non abbonda la comprensione per chi non si conforma al sesso originariamente stabilito da Madre Natura. Né l'entusiasmo per la decisione del governo; anche se fonti ministeriali assicurano che qualche caso di cambiamento di sesso tra militari già effettivi c'è già stato. Il più conosciuto è quello della guardia civil Alba Romero, arruolata nella Benemerita come Carlos, e convertita nella prima transessuale dell'Arma dopo tre anni di terapie ormonali e ostilità burocratiche.Elisabetta Rosaspina A sinistra, il ministro della Difesa Carme Chacón. A lei si deve l'abrogazione del requisito finora ritenuto indispensabile per entrare nell'esercito: un apparato genitale completo Lui e lei A sin. Aitor, il trans che potrà entrare nell'esercito spagnolo. Sopra, la guardia civil Alba Romero, arruolata come Carlos e divenuta la prima trans dell'Arma dopo tre anni di cure ormonali.C'è un precedente nell'Esercito britannico che risale al 1999: quello del sergente Joe divenuto Joannadi il Corriere della Sera