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GOVERNO EMIRATI ARABI DICHIARA GUERRA AD AMORE SAFFICO


Lanciata campagna per reprimere "fenomeno che minaccia società" Ci sono paesi che fanno campagne di stampa contro gli incidenti stradali, contro l'abuso di droghe o di alcol. Gli Emirati arabi uniti, invece, hanno individuato nell'amore saffico l'obiettivo contro il quale lanciare un'ampia offensiva propagandistica. Lo riporta oggi il sito internet della televisione pan-araba al Arabiya."Femminilità e coccole sono prerogative della donna. E sono solo alcune delle armi di seduzione machiavelliche di cui dispone.Spine e vizi, accrescono il desiderio dell'uomo di amarla. Ella ha una fiammella che accende la passione e addolcisce il cuore, annunciando al maschio l'esistenza della femmina. Ed è proprio questa la differenza tra Lei e la sua vittima (l'uomo). Una donna senza femminilità è: una pagina senza righe; una bellezza non presente; una fragranza priva di profumo", si legge nella lirica introduzione al depliant ufficiale che annuncia la "pubblicità regresso" anti-lesbiche.Come per l'omosessualità maschile, le autorità degli Emirati ritengono che quella femminile sia un "pericoloso fenomeno che minaccia la società". L'orientamento all'amore lesbico è bollato come "quarto sesso", così come si parla di "terzo sesso" per i gay. La "guerra" contro le donne omosessuali durerà "fino alla fine dell'anno", minacciano le autorità. Un esercito di "sociologi, psichiatri, operatori sociali", e forse anche di poliziotti, si scateneranno in scuole, università, centri commerciali e nei "luoghi di incontro femminili" dove il "rischio" è più alto, per bombardare "attraverso mega schermi al plasma" con video educativi che "risveglino l'istinto della femmina" di alunne e scolari, adolescenti e non.La campagna del governo è stata annunciata ieri in una cerimonia ufficiale organizzata dal Ministero degli Affari Sociali del ricco e multietnico emirato a Dubai. E come tutti i grandi eventi che si rispettino, avrà uno slogan: "Scusa, ma sono una ragazza".Il sottotitolo, non proprio "politically correct", sarà: "Insieme per una società priva di deviati".L'iniziativa, per usare le parole del direttore esecutivo della campagna, lo Sheikh Naji al Hali, "è necessaria per arginare questa pericolosa piaga sociale". Statistiche ufficiali sulla diffusione del fenomeno, per ammissione degli stessi organizzatori, non esistono. Ma se la scienza non aiuta, ai soloni di Dubai basta l'apparenza. "Abbiamo notato che ultimamente - afferma lo Sheikh - in giro si vedono troppe ragazze e donne che tentano di imitare i maschi nel modo di vestirsi, nei movimenti del corpo, nel modo di parlare, nel timbro della voce, nel taglio dei capelli e nei profumi maschili che usano".di APCOM