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FIRENZE, AGGREDITE DUE TRANS AL PARCO DELLE CASCINE


Una decina di ragazzi ha colpito le loro automobili Nella notte tra il 2 e 3 maggio, al parco delle Cascine di Firrenze due ragazze trans sono state aggredite da una decina di ragazzi italiani tra i 17 e i 25 anni armati di spranghe di ferro: lo denuncia Matteo Pegoraro, attivista per i diritti umani col Gruppo Everyone, il quale afferma che "il gruppo di transfobici le ha dapprima minacciate, insultate e successivamente ha scagliato la propria violenza sulle loro automobili. Si tratta di un episodio gravissimo, che riporta all'attualità il dramma di migliaia di persone omosessuali e transessuali che nel nostro Paese devono fare i conti, rimettendoci in prima persona, con la discriminazione e il pregiudizio, che sfociano ormai sempre più frequentemente in episodi incontrollati di violenza".L'invito di Pegoraro, candidato al Consiglio Comunale di Firenze per Sinistra e Libertà, è a combattere l'omofobia: "Rivolgendo tutta la mia vicinanza e solidarietà alle vittime di quest'ignobile aggressione, invito i candidati Sindaci di Firenze e tutte le autorità e istituzioni cittadine a condannare l'episodio e a impegnarsi pubblicamente ad attivare quanto prima sul territorio provinciale e comunale fiorentino, di concerto con le associazioni locali lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transgender), programmi e iniziative volti alla lotta all'omofobia e alla transfobia, a partire dagli ambienti che più ve ne sono soggetti, ossia le scuole e i luoghi di lavoro".Immediata la condanna da parte dell'Arcigay di Firenze: "Si tratta di un episodio che ci inorridisce, proprio a pochi giorni dalla celebrazione, anche a Firenze - ha detto il suo presidente, Francesco Piomboni - della Giornata Mondiale Contro l'Omofobia e la Transfobia. Esprimiamo la nostra solidarietà alle due ragazze oggetto della vile aggressione, e ci auguriamo che le autorità competenti non lascino, come purtroppo è già accaduto in più parti d'Italia, impuniti gli aggressori". Secondo Piomboni è necessario "l'intervento del Governo e del Parlamento per avviare a livello nazionale concrete politiche sociali e culturali che abbattano la discriminazione e il pregiudizio".Sulla stessa lunghezza d'onda Sergio Rovasio, segretario nazionale dell'associazione radicale Certi Diritti: "La cultura delle ronde padane - ha detto - sta ovviamente assumendo rilievo in tutta Italia, alimentando sentimenti di pregiudizio e odio nei confronti di gay, lesbiche, transgender e delle diversità in genere. Ci chiediamo quando il nostro Governo e il Parlamento italiano si decideranno a legiferare per consentire a tutti i cittadini lgbt del nostro Paese di vivere democraticamente".di APCOM