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LO GIUDICE CAPOGRUPPO DEL PD A BOLOGNA


Il COnsigliere comunale è stato presidente nazionale di Arcigay  Un passato da presidente nazionale di Arcigay e un presente da voce laica nel Pd, favorevole a un registro comunale per il testamento biologico. Sergio Lo Giudice, ex Ds, sarà il nuovo capogruppo Pd in Consiglio comunale. Decisivo il ritiro di Marco Lombardelli («non sono interessato all’incarico»), caronniano doc, nel cui futuro c’è la candidatura alla guida della federazione bolognese. Su Lo Giudice si è espressa con favore l’assemblea dei consiglieri democratici, con il segretario Andrea De Maria a sondare gli umori.Ma gli eletti Pd, racconta qualcuno al termine dell’assemblea, stavolta chiedono «di non essere trattati come soldatini». Una punta di polemica con il pugno di ferro adoperato dal precedente capogruppo Claudio Merighi, ora assessore di Delbono. Su Lo Giudice non c’è stato alcun veto da parte degli ex esponenti della Margherita (8 su 24) che hanno scelto di non contrapporgli un candidato «di area». Erano circolati i nomi degli ex Dl Paolo Natali e Giuseppe Paruolo, vice-sindaco con Cofferati, ma non se n’è fatto niente: entrambi si sono sfilati. Lo Giudice nega la presenza di una fronda cattolica che gli rimprovererebbe la militanza diessina e un eccesso di laicità: «È una bufala». Ma non nasconde che il suo sarà, necessariamente, un ruolo di sintesi: «Il Pd vince solo se trova una soluzione comune». Non troppo contenta è Daniela Turci, un tempo nella Margherita, che avrebbe preferito una donna, magari Lina Delli Quadri: «Non ce l’ho con Lo Giudice, ma noto uno sbilanciamento di genere nell’assegnazione delle cariche». Con lo storico attivista Arcigay (tutt’ora presidente onorario dell’associazione), messinese di nascita ma a Bologna da una vita, si è comunque schierata la maggioranza degli ex Dl. Da Luca Rizzo Nervo — già coordinatore provinciale del partito che fu — secondo il quale «Sergio è in grado di tutelare l’autonomia del Consiglio dalla giunta», a Giuseppe Paruolo, che non teme fratture: «Un vero capogruppo sa distinguere tra il ruolo che riveste e le idee personali». La parola passa ora al gruppo consiliare, già convocato da Maurizio Cevenini, che domani alle 15 eleggerà il nuovo capogruppo. Intanto, la direzione regionale del partito ha fissato le date per i congressi provinciali: aprile-maggio 2010. Ma i nuovi segretari potranno essere eletti in anticipo: novembre-gennaio. È il caso di Bologna, se De Maria decidesse di correre per la leadership in Emilia-Romagna. Pierpaolo Velonà Ex Arcigay Sergio Lo Giudicedi Il Corriere di Bologna