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NAPOLI, HA DIFESO L'AMICO GAY, SI COSTITUISCONO I TRE AGRESSORI


Non è stata omofobia, diverbio per strada  NAPOLI - Non fu la dura risposta a una reazione antiomofoba ma un banale litigio di strada a scatenare il pestaggio di Maria Luisa Mazzarella, la ragazza di 26 anni di Villa Literno (Caserta) picchiata in Piazza Bellini, nel centro di Napoli, la notte del 22 giugno scorso. Lo hanno accertato le indagini dei carabinieri, dopo che i tre responsabili dell'aggressione alla donna si sono spontaneamente presentati in caserma per autodenunciarsi dell'accaduto, come anticipato oggi da alcuni organi di stampa. La ragazza, a seguito delle percosse, fu ricoverata in ospedale e sottoposta a un intervento chirurgico per una lesione a un occhio.Secondo il racconto dei tre - ritenuto verosimile dagli investigatori - quella notte i ragazzi incrociarono in piazza Maria Luisa che era in compagnia di Gennaro, un suo amico gay.Quest'ultimo - hanno raccontato gli aggressori - nel momento in cui gli passavano accanto i tre ragazzi, sposto' un borsello che portava a tracolla sulla spalla dal lato opposto. I ragazzi sostengono di aver interpretato quel gesto, fatto da Gennaro spontaneamente e casualmente, come la reazione al timore di uno scippo. Da qui l'offesa e il diverbio nel quale - sempre secondo quanto affermato dai tre - si sarebbe inserita Maria Luisa, che avrebbe gridato parole ingiuriose nei loro confronti. Poi le fasi sempre piu' concitate della lite e infine l'aggressione e il pestaggio della ragazza. Maria Luisa Mazzarella ha invece sempre sostenuto di essere stata presa di mira per aver difeso il suo amico Gennaro, il quale veniva dileggiato dal gruppo di ragazzi perche' omosessuale.I tre giovani si sono presentati nella caserma dei carabinieri accompagnati dagli avvocati. La loro versione dei fatti e' ritenuta attendibile dagli investigatori. Il pm al quale sono affidate le indagini ha deciso di rilasciare i tre ragazzi, nei confronti dei quali e' stata comunque formalizzata l'accusa di lesioni.Nei giorni seguenti al pestaggio si svolse in Piazza Bellini una fiaccolata, alla quale partecipo' anche il sindaco Rosa Russo Iervolino, per dire no all'omofobia. A Maria Luisa Mazzarella il comune di Sant'Arpino (Caserta) ha di recente conferito una medaglia d'oro.di ansa