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MOVIMENTO LIBERO PERSEOUn movimento che non ha scopi di lucro ed indipendente da qualsiasi partito politico. Con questa premessa è nato, ormai un anno fa, il Movimento Libero Perseo. MLP è sorto nel Valdarno circa un anno fa ed ha scelto il piccolo comune di Castelfranco di Sopra come base operativa. Molti dei suoi attivisti risiedono nel caratteristico borgo e le prossime elezioni comunali saranno il primo banco di prova elettorale, primo test per un progetto che ambisce ad investire realtà geografiche sempre più vaste. Resta da vedere come si concretizzerà la “discesa in campo” del movimento apartitico, ma la convinzione che le problematiche del locale sono per lo più isomorfe a quelle regionali e nazionali accresce le ambizioni del MLP. I membri del consiglio direttivo sono Vito Uzzardi (presidente), Luca Del Vita (vice presidente), Pasquale Gioia (tesoriere), Giancarlo Baldini (segretario) e Davide Di Piano (consigliere) Valeria Valdez (consigliere). Ad essi, politicamente “vergini” ma attenti ai problemi reali della gente, si sono affiancati numerosi cittadini valdarnesi che ne condividono le preoccupazioni. Questo, che per molti professionisti della res publica sarebbe da considerarsi come un limite, viene orgogliosamente rivendicato sul sito internet del movimento (www.movimentoliberoperseo.org): “Perseo e’ nato da gente comune, con tutti i problemi legati alla vita di tutti i giorni come la spesa, la famiglia, i figli, le bollette, la rata o le rate in ritardo, le lettere di sollecito, alzarsi la mattina e tirare la giornata alla fine nel miglior modo possibile per portare a casa la pagnotta”. Continuando si evince che “il movimento Perseo promuove la creazione di comunità basate sull’autogestione dei consumi attraverso l’utilizzo di energie da fonti rinnovabili, il riciclo delle acque piovane e tutto ciò che può portare benessere economico e salute per noi ed il nostro pianeta”. Altri obiettivi che Perseo si prefigge sono “riportare l’acqua al servizio pubblico, in quanto come già visto e dimostrato, la privatizzazione dei servizi non ha portato nessun vantaggio alle famiglie” e “dare al cittadino la possibilità di partecipare alla spesa pubblica non solo come contribuente, ma come parte decisionale e propositiva di possibili nuove opere”. Al di là di alcuni intoppi semantici è evidente la volontà di un’inversione di tendenza riguardo all’approccio con cui oggi la politica tratta gli argomenti legati alla famiglia, all’ambiente, all’investimento nel pubblico ed all’iniziativa privata. Un movimento che vuole essere riformatore nella gestione dei servizi, ma che non rinnega principi conservatori come “le radici cristiane dello Stato Italiano”. Una testimonianza dell’eterogeneità che sta alla base del MLP ma anche della capacità di sintesi dei suoi fautori.