LA DIVINA COMMEDIA

Gianni Schicchi


 
 ...quant' io vidi in due ombre smorte e nude,che mordendo correvan di quel modoche 'l porco quando del porcil si schiude.L'una giunse a Capocchio, e in sul nododel collo l'assannò, sì che, tirando,grattar li fece il ventre al fondo sodo.E l'Aretin che rimase, tremandomi disse: «Quel folletto è Gianni Schicchi,e va rabbioso altrui così conciando».«Oh», diss' io lui, «se l'altro non ti ficchili denti a dosso, non ti sia faticaa dir chi è, pria che di qui si spicchi».