Ho ricevuto una buona educazione.Infanzia dalla suore, liceo prestigioso, studi di musica, danza, canto.Ma com'è che alla fine so' diventata un camionista?Deve essere stata una ribellione a quella impostazione virtuosa.E così si è creata una scissione in me: dentro casa Candy Candy , fuori er Monnezza.Alle volte, poi, le due identità si sono sovrapposte con effetti devastanti.La prima volta che dissi cazzo in presenza di mia madre, lei, che mi arriva più o meno all'ombelico, caricò con rotazione del dorso di 180 gradi e mi mollò un ceffone in faccia.Stavo per andare KO, umiliata dal montante di una madre categoria minimosca alta un metro e venti!Persi anche il paradenti: l'apparecchio mobile che doveva correggere una scucchia a metà tra Fabio Capello ed Enrico Beruschi.Ero stordita e l'avversario incalzava: Mohammed Alì tascabile, infervorata dal sacro fuoco del bon ton, sferrò un gancio che io evitai. Saltando.Finalmente placata dal clamoroso liscio, Primo Carnera formato Pòkemon ripiegò sull'umiliazione verbale.In tutta la strada, tra gli sguardi increduli dei passanti, risuonò l'urlo di monito di una madre indignata che mi apostrofò così: " Sei proprio una villanzona!"
