Dj Casta's blog...

Il ritorno di Alan Sorrenti


Una serata, giovedì 2 marzo all'Otel, per rivivere a suon di musica, emozioni e ricordi accompagnati dalla voce di uno dei protagonisti degli anni Settanta ed Ottanta targati Italia: Alan Sorrenti FIRENZE - Una serata, giovedì 2 marzo all'Otel Risto Theatre, per rivivere a suon di musica, emozioni e ricordi accompagnati dalla voce di uno dei protagonisti degli anni Settanta ed Ottanta targati Italia: Alan Sorrenti.Il suo nome ha firmato hits che ancora oggi, a distanza di quasi trent’anni, fanno cantare e ballare persone di ogni età. Da “Figli delle Stelle” a “Tu sei l’unica donna per me”, da “Non so che darei” alla recente “Paradiso Beach” la sua voce ha reso inconfondibili melodie che hanno saputo rinnovarsi nel tempo, colonne sonore di intere generazioni. Nato a Napoli nel 1950, ma di origine italo-inglese, Alan Sorrenti dopo essersi trasferito a Roma nel 1972, fu invitato al Festival d'Avanguardia e Nuove Tendenze di Roma dove venne subito notato. Capelli lunghi, aria trasognata, accompagnandosi con una chitarra dall’accordatura aperta su moduli orientali, fu autore di un personalissimo esempio di progressive mediterraneo, suggestivo soprattutto nell'uso della voce, nella struttura musicale essenzialmente acustica. Per il primo album, venne direttamente opzionato da una casa discografica straniera, la Harvest. Tony Esposito, percussioni e batteria, Vittorio Nazzaro, basso e chitarra classica solista e Albert Prince, tastiere, i musicisti che assieme a Sorrenti, diedero vita all’affascinante esordio di Aria (1972). Alla fine dello stesso anno volò a Londra dove registrò Come un vecchio incensiere all’alba di un villaggio deserto (1973). Gli ospiti furono musicisti del calibro di Francis Monkman, tastierista dei Curveid Air, e David Jackson, sassofonista di Van Der Graaf Generator. Alan Sorrenti continuava intanto a partecipare ai vari festival pop che proliferavano per l’Italia, tra cui "Avanguardia" di Napoli, Civitanova Marche, Mestre. Le cose cambiarono radicalmente con l’uscita del 45 giri Dicitencello vuje che scalò rapidamente le classifiche e diede a Sorrenti un’incredibile popolarità. Dopo l'album Alan Sorrenti (1974), partì per un viaggio di riflessione in Senegal e in Marocco, e al ritorno, a San Francisco, registrò Sienteme, it’s time to land (1976), con sei pezzi su otto in inglese. L'anno dopo realizzò l'album Figli delle stelle, arrangiato in stile disco-music, che ottenne un enorme successo. Nel 1979 conquistò di nuovo la vetta delle classifiche sia col singolo Tu sei l'unica donna per me, che con l'album L.A. & N.Y. Nel 1980 uscì poi Di notte in cui era contenuto il brano Non so che darei, che rappresentò l'Italia all'EuroFestival. Nel 1981, spiazzò il pubblicò con il singolo La strada brucia, brano energicamente rock. Nel 1983 fu la volta dell'album funky-rock Angeli di strada e nel 1987 di Bonno Soku Bodai. Nel 1988 partecipò al Festival di Sanremo con il brano Come per miracolo. Nel 1992 pubblicò Radici, una raccolta con due inediti e brani riarrangiati, in cui parteciparono come session men grandi artisti come James Senese, Toni Esposito e Phil Manzanera. Nel 1997 fece uscire un remix di Figli delle stelle e l'antologia Miami che conteneva gli inediti Kyoko mon amour, brano in stile funky-disco-music e la romantica Una come te. Nel 2003 è uscito Sottacqua, un album di canzoni inedite. http://lanazione.quotidiano.net/chan/firenze:5405346:/2006/02/28: