Dj Casta's blog...

Sabato 4 Marzo 2006

Finalmente online...

www.acousticpollutionstaff.it

GRAZIE A TUTTI!

Voglio ringraziare tutti coloro ke sono venuti alla festa di compleanno e tutti coloro ke hanno contribuito alla sua realizzazione, in particolare a Simone ke si è sbattuto davvero un sacco per preparare il locale in tempo e ci ha messo tanta farina del suo sacco.

A voi tutti va un GRAZIE DI CUORE!!

Giulio.

Compleanno dj Casta

Musika Staff

Che ne dite se organizzassimo sta festa?

Posti da frequentare assiduamente

NON ENTRA IN DISCOTECA, PRENDE LA PISTOLA E SPARA.

Di fronte al rifiuto di un buttafuori del Felix, sarebbe tornato armato davanti al locale ed esploso due colpi verso il ragazzo. A fermarlo un carabiniere libero dal servizio che lo ha ferito.

"Non mi fai entrare? Va bene ora vado a casa, prendo la pistola e vengo qui". L'ha minacciato ma poi ha anche mantenuto la promessa: Antonio D.S., 25 anni anni, si è assentato solo pochi minuti ed è tornato all'ingresso della discoteca Felix di via Don Torello. Ma armato. Erano le 3,30 della notte tra sabato e domenica. Si è avvici­nato al buttafuori che poco prima gli aveva impedito di entrare nel locale e, a distanza ravvicinata, ha esploso due colpi di pistola. Entrambe le pallottole sono finite piantante nell'arredo che è all'ingresso della discoteca. Fuori, davanti all'entrata del locale, c'era un gruppo di persone in attesa di passare. Dopo aver mancato il bersaglio, o cercato forse di spaventare soltanto il 30enne dello staff del locale, Antonio D.S. lo ha inseguito. Il gio­vane, ovviamente spaventato dalle minacciose intenzioni di Di Silvio, ha cercato di fuggire ma il 25enne oramai gli stava alle costole, senza lasciargli scampo. Antonio D.S. si è fermato e lo ha puntato ma ad assistere la scena c'era, tra il gruppo di persone che stazionavano all'uscita del Felix, un giovane carabinieri libero dal servizio. il militare, di stanza a Roma, ha raggiunto i due e dopo aver estratto la pistola d'ordinanza ha intimato ad Antonio di fer­marsi e di calmarsi. Il ragazzo, a quel punto, anziché gettare la pistola a terra come gli aveva suggerito di fare il carabiniere si è girato puntandogli addosso l'arma. La 765 stretta tra le mani - e che poi i carabinieri scopriranno avere la matricola abrasa - era proprio diretta a lui, il grilletto pronto a saltare. A quel punto temendo di esse­re colpito, il giovane carabinie­re ha sparato due colpi, colpendo una volta il 25enne ad un fianco. Antonio D.S. è caduto a terra ferito, in pochi minuti in via Don Torello sono giunti i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Latina ed un'ambulanza del 118. Il ragazzo è stato tra­sportato d'urgenza all'ospedale Goretti , dove è stato poi sot­toposto ad un delicato inter­vento chirurgico. Il giovane, che fino a ieri sera era in pro­gnosi riservata, è stato trasfe­rito in rianimazione ma per i medici dell'ospedale civile di Latina sarebbe fuori pericolo. Antonio D.S., sulla base degli elementi in possesso degli investigatori, rischia l'ac­cusa di tentato omicidio. Ma le indagini sono solo all'inizio. Gli uomini del maggiore Sessa hanno interrogato il giovane carabiniere e il buttafuori pro­tagonisti della sparatoria di via Don Torello e gli altri testimo­ni della serata. La rabbia del giovane Antonio sembra sia stata scatenata dal semplice rifiuto del giovane dello staff del Felix ad accedere nel locale. Futili motivi tali da non giusti­ficare il ricorso ad un'arma e soprattutto a scatenare una sparatoria che poteva avere conseguenze ben più gravi. Anche e soprattutto per chi si trovava nelle vicinanze e non aveva nulla a che fare con quella storia.

http://www.ilterritorio.info/df/dportal/index2.php?cmd=dettaglio&ident=5921&tipo=notizia

Udito a rischio per la generazione 'iPod'

Una generazione high-tech 'che vive con l'i-Pod sempre acceso e passa dalla musica delle discoteche al rumore del traffico in città. Così, senza saperlo, si espone a un bombardamento di suoni potenzialmente dannoso'.

A lanciare l'allarme, è Gaetano Paludetti dell'Istituto di clinica otorinolaringoiatrica del Policlinico Gemelli di Roma, che sottolinea come il fenomeno sia reale, anche se non ancora oggetto di statistiche 'ad hoc'. 'Non abbiamo ancora dati precisi -sottolinea l'esperto- ma in base al tempo passato dai ragazzi con le cuffie alle orecchie, e al volume della musica che supera sempre gli 85 decibel, possiamo dire che i giovanissimi rischiano un abbassamento dell'udito'.

Anche perchè le orecchie dei giovanissimi italiani, maniaci delle tecnologie più innovative, sono esposti a insidie incrociate. Basti pensare-prosegue Paludetti- che in un crocevia cittadino a traffico intenso si toccano gli 80 decibel, mentre un motorino che accelera raggiunge i 90'. Per non parlare della musica in discoteca: un martellamento 24 ore su 24, che rischia di tradursi in un calo dell'udito.

Ma non ci sono solo cattive notizie. 'Infatti negli ultimi anni si è fatto molto contro le altre cause della sordità da rumore, quelle legate al lavoro. Una buona notizia, anche se i danni da rumore restano al primo posto tra le malattie professionali (42%), seguite da asma (32%) e riniti allergiche', aggiunge Paludetti. Insomma, oggi ci si protegge di più dalle insidie sul lavoro, trascurando però i possibili rischi dovuti a un'esposizione al rumore nella vita privata.

Ma come ci si può accorgere che le nostre orecchie ne hanno abbastanza? 'Il primo segno è l'acufene - avverte l'esperto -un fastidioso ronzio che all'inizio è intermittente, e si può manifestare dopo una serata in discoteca o dopo un'overdose di i-Pod. In questi casi non bisogna sottovalutare il segnale: è importante - conclude - smettere di esporre le nostre orecchie al rumore eccessivo'.

http://qn.quotidiano.net/chan/musica:5399590:/2006/01/20:

Capodanno 2006

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Un saluto a due amici e colleghi...

Dj Jerry Novara e Dj Gigi Le Fou !!

Consiglio di visitare il sito www.jerrynovara.com