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IL MIX


La tecnica del mixaggio si basa fondamentalmente sull'allineamento dei battiti per minuto (bpm) fra due brani diversi. Al fine di eseguire questa operazione, il DJ aumenta o diminuisce la velocità del disco in preascolto in cuffia. Il primo DJ che utilizzò questa tecnica fu Francis Grasso, DJ americano degli anni '70. In precedenza, i DJ erano dei selector più che dei veri e propri disc jockey, non vi era tecnica e la loro bravura era individuata nella selezione musicale unita al controllo degli equalizzatori, e, per i più fantasiosi come David Mancuso, unita al controllo delle luci e dell'aria condizionata. Per riuscire a mettere "a tempo" due brani quando la differenza di bpm si fa sentire (un piccolo scarto è difficilmente evitabile), il DJ ricorre al bending ovvero all'azione di aumentare e diminuire la velocità del brano spingendo o opponendo resistenza alla rotazione del disco (processo similare nei CDJ) per ottenere una variazione estemporanea del bpm. In fase di miscelazione inoltre, grazie al mixer, è possibile livellare i volumi e le frequenze per armonizzare acusticamente il mix e dare un ulteriore tocco di creatività. Esistono diverse tecniche di mixaggio: si possono utilizzare diverse combinazioni per fondere più brani insieme, come tagliare le frequenze di una ed entrare con la seconda solo con le frequenze corrispondenti, sovrapporre in maniera continua o "a tempo" solo alcuni riff durante l'applicazione di un effetto esterno o più semplicemente sfumare il volume con l'uso del cross-fader presente sul mixer. Il crossfader è un cursore orizzontale, posto solitamente sulla parte inferiore del mixer, che permette di passare un segnale audio da un canale all'altro in uscita sul master (l'audio in ascolto). Il fader in alcuni mixer implementa alcune funzioni per agire sul segnale come la "curva di taglio" delle frequenze, che a seconda delle proprie esigenze può essere più dura e netta (ad esempio per effettuare uno scratch efficace), o più fluida (permettendo di sfumare da un canale all'altro in maniera graduale). I mixer a seconda del livello di professionalità richieste offrono molte funzioni come le unità multieffetti DSP, campionatori, filtri o uscite di tipo MIDI che permettono l'autosincronizzazione con alcune apparecchiature MIDI hardware e software comedrum machines, campionatori o sequencers. I più sofisticati, o meglio, quelli di ultima generazione sono dotati di porte USB.