L'euforia dei mercati finanziari per l'intervento di ampia portata delle banche centrali si è per il momento placata. Prevediamo che la liquidit esistente sui mercati azionari e dei capitali continuer a offrire un ulteriore sostegno nell'immediato futuro e pertanto, nonostante i dati economici deboli, manteniamo inalterata la nostra maggiore quota azionaria. Per i mercati dei capitali, i rigidi margini di politica fiscale, nonché le riforme strutturali urgenti, rimangono un tema impellente in agenda.Nonostante gli ultimi dati economici non siano stati particolarmente positivi i mercati continuano nel loro trend di relativa calma. I problemi dei paesi periferici dell'Europa sono stati risolti solo in modo superficiale. Le garanzie della Banca (Santiago: - ) centrale europea hanno mostrato tuttavia la loro efficacia e hanno procurato ulteriori utili sulle quotazioni ai titoli di Stato spagnoli e italiani. La nostra posizione rispetto ai titoli di Stato italiani è passata da "sottopesata" a "neutra". Continuiamo invece a tenere le distanze dalle obbligazioni spagnole a causa dei continui timori di riduzione dell'investment grade.Indebolimento delle prospettive macroeconomiche per il 2013 L'Europa sta attraversando l'attesa, lieve recessione con una forte differenza nella crescita tra i solidi Paesi centrali e i Paesi periferici più colpiti dalla recessione. L'Irlanda rappresenta l'unica consolazione. Dall’emergere dalla crisi finanziaria il Paese ha infatti compiuto notevoli progressi sul fronte della competitivit ma, a causa dell'attuale debole contesto europeo, non può ancora beneficiarne. Per il 2013 non prevediamo per la zona euro un ritorno sul binario della crescita, bensì che continui la lieve recessione. Gli Stati Uniti, in confronto, si trovano in una posizione migliore. La ripresa del mercato immobiliare interno continua, la fiducia dei consumatori, dato molto importante, è elevata, il tasso di disoccupazione diminuisce, seppur non nella misura desiderata a livello politico. Su entrambe le sponde dell'Atlantico (come anche in Giappone!) si evidenzia come i rigidi margini di politica fiscale rimangano un tema impellente all'ordine del giorno. Nell'agenda della politica fiscale del nuovo Presidente degli Stati Uniti, il primo importante compito sar l'adozione di contromisure per il "fiscal cliff". Nella zona euro i margini di manovra dei singoli Paesi continuano a essere così ristretti che quasi la met degli operatori di mercato ritiene possibile l'uscita di uno dei membri dall'unione monetaria nel corso del 2013., Azioni europee ancora sovraponderate Il rally azionario nel terzo trimestre 2012 ha ridotto in una certa misura il forte sottopeso delle azioni. Durante la recente stagione dei bilanci, la dinamica della redditivit è rimasta pressoché inalterata, ma la visibilit sugli utili futuri è diminuita. In un raffronto storico le azioni rimangono comunque convenienti, soprattutto in Europa, e per questo manteniamo la nostra sovraponderazione tattica in azioni europee. Per quanto riguarda le obbligazioni societarie, la ricerca di rendimento degli investitori ha portato a quotazioni che devono oggi essere considerate "eque"; la fase della sottovalutazione può ritenersi così chiusa. I corporate bond restano quindi preferiti ai titoli di Stato di prima qualit .Valute La Banca nazionale svizzera sta continuando gli interventi sul mercato valutario a difesa del limite inferiore del tasso di cambio del franco contro l'euro. Le riserve in divise della Banca nazionale svizzera sono frattanto pari a un controvalore di 488 miliardi di franchi (agosto 2012). La nostra strategia valutaria rimane pressoché invariata rispetto al mese precedente. Una parte della posizione long sul dollaro USA viene ridotta a favore del dollaro australiano e del dollaro neozelandese.Obbligazioni societarie maggiormente redditizie come alternativa durevole alle azioni L'enorme liquidit porter probabilmente a un ulteriore rincaro delle classi di investimento liquide, seppur negli Stati Uniti emerga che l'efficacia degli effetti del QE3 stiano lentamente scemando. Per chi cerca un'alternativa ai titoli a dividendo, le obbligazioni societarie maggiormente redditizie rappresentano un buon sostituto, poiché le fluttuazioni di valore sono minori rispetto a quelle delle azioni., Di Swisscanto Investment
La liquidità continuerà a offrire sostegno ai mercati
L'euforia dei mercati finanziari per l'intervento di ampia portata delle banche centrali si è per il momento placata. Prevediamo che la liquidit esistente sui mercati azionari e dei capitali continuer a offrire un ulteriore sostegno nell'immediato futuro e pertanto, nonostante i dati economici deboli, manteniamo inalterata la nostra maggiore quota azionaria. Per i mercati dei capitali, i rigidi margini di politica fiscale, nonché le riforme strutturali urgenti, rimangono un tema impellente in agenda.Nonostante gli ultimi dati economici non siano stati particolarmente positivi i mercati continuano nel loro trend di relativa calma. I problemi dei paesi periferici dell'Europa sono stati risolti solo in modo superficiale. Le garanzie della Banca (Santiago: - ) centrale europea hanno mostrato tuttavia la loro efficacia e hanno procurato ulteriori utili sulle quotazioni ai titoli di Stato spagnoli e italiani. La nostra posizione rispetto ai titoli di Stato italiani è passata da "sottopesata" a "neutra". Continuiamo invece a tenere le distanze dalle obbligazioni spagnole a causa dei continui timori di riduzione dell'investment grade.Indebolimento delle prospettive macroeconomiche per il 2013 L'Europa sta attraversando l'attesa, lieve recessione con una forte differenza nella crescita tra i solidi Paesi centrali e i Paesi periferici più colpiti dalla recessione. L'Irlanda rappresenta l'unica consolazione. Dall’emergere dalla crisi finanziaria il Paese ha infatti compiuto notevoli progressi sul fronte della competitivit ma, a causa dell'attuale debole contesto europeo, non può ancora beneficiarne. Per il 2013 non prevediamo per la zona euro un ritorno sul binario della crescita, bensì che continui la lieve recessione. Gli Stati Uniti, in confronto, si trovano in una posizione migliore. La ripresa del mercato immobiliare interno continua, la fiducia dei consumatori, dato molto importante, è elevata, il tasso di disoccupazione diminuisce, seppur non nella misura desiderata a livello politico. Su entrambe le sponde dell'Atlantico (come anche in Giappone!) si evidenzia come i rigidi margini di politica fiscale rimangano un tema impellente all'ordine del giorno. Nell'agenda della politica fiscale del nuovo Presidente degli Stati Uniti, il primo importante compito sar l'adozione di contromisure per il "fiscal cliff". Nella zona euro i margini di manovra dei singoli Paesi continuano a essere così ristretti che quasi la met degli operatori di mercato ritiene possibile l'uscita di uno dei membri dall'unione monetaria nel corso del 2013., Azioni europee ancora sovraponderate Il rally azionario nel terzo trimestre 2012 ha ridotto in una certa misura il forte sottopeso delle azioni. Durante la recente stagione dei bilanci, la dinamica della redditivit è rimasta pressoché inalterata, ma la visibilit sugli utili futuri è diminuita. In un raffronto storico le azioni rimangono comunque convenienti, soprattutto in Europa, e per questo manteniamo la nostra sovraponderazione tattica in azioni europee. Per quanto riguarda le obbligazioni societarie, la ricerca di rendimento degli investitori ha portato a quotazioni che devono oggi essere considerate "eque"; la fase della sottovalutazione può ritenersi così chiusa. I corporate bond restano quindi preferiti ai titoli di Stato di prima qualit .Valute La Banca nazionale svizzera sta continuando gli interventi sul mercato valutario a difesa del limite inferiore del tasso di cambio del franco contro l'euro. Le riserve in divise della Banca nazionale svizzera sono frattanto pari a un controvalore di 488 miliardi di franchi (agosto 2012). La nostra strategia valutaria rimane pressoché invariata rispetto al mese precedente. Una parte della posizione long sul dollaro USA viene ridotta a favore del dollaro australiano e del dollaro neozelandese.Obbligazioni societarie maggiormente redditizie come alternativa durevole alle azioni L'enorme liquidit porter probabilmente a un ulteriore rincaro delle classi di investimento liquide, seppur negli Stati Uniti emerga che l'efficacia degli effetti del QE3 stiano lentamente scemando. Per chi cerca un'alternativa ai titoli a dividendo, le obbligazioni societarie maggiormente redditizie rappresentano un buon sostituto, poiché le fluttuazioni di valore sono minori rispetto a quelle delle azioni., Di Swisscanto Investment