lieta novella

lieta novella otto


Ma un AUTOMA! Una schiava che si inchina, ubbidisce ed esegue la volontà di altri, convinta che sia la sua. Nacchere  Mi lasci parlare, mi lasci dire, non mi interrompa.Io non chiedo di essere creduto, spero solo che lei capisca.Lei dice che essendo istruita è  più  libera di me.Non è  l’istruzione scolastica che ti rende libero, una volta lo era scuola di libertà , oggi è  solo un trasmettitore di dati, lei può  avere dieci lauree, avere tutto il sapere umano, ma se non possiede una ragione sufficientemente libera, non avrà mai la forza per poter utilizzare questa massa di dati, sarà come un bibliotecario, che ha a disposizione tutto il sapere, e se deve cambiare una lampadina non sa come fare. Maestri e professori così, non servono a nulla, se ci mettessimo un registratore risulterebbe più  efficace e si risparmierebbe.Io parlo di ragione, non di intelligenza.E’ la ragione che crea l’intelligenza e poi la utilizza, mi lasci fare un esempio:”2500 anni fa, più o meno, un uomo, seduto sotto un albero, con un fiasco di vino tre olive ed un pezzo di pane, partì  da un filo d’erba e arrivò  all’atomo.Quel’ uomo possedeva un’intelligenza così  piccola, da risultare inferiore ad un bambino di sei anni del nostro tempo. Si rende conto? Non si tratta di visione o di sogno, ma di forza intellettiva, di libertà mentale, capace di arrivare all’atomo utilizzando un’intelligenza scarna ed elementare, quell’uomo possedeva una ragione così possente, da vedere ciò che non si poteva vedere con occhi umani, quel titano signora, ragionava! Ma la cosa meravigliosa è che non era nato così , ma come tutti gli altri uomini, con le stesse potenzialità , ciò che rende diverso lui ed altri come lui, da noi tutti, è l’educazione, educazione alla libertà, la famiglia a casa, gli insegnanti a scuola, che ti stimolano a salire più in alto, fino a volare con la mente.Invece di insegnare ad immagazzinare dati, stimolate le menti dei giovani a ragionare su quei dati. Voi oggi domandate ai giovani, cosa sanno su di un fatto, o su di un importante uomo.Domandategli invece cosa ne pensano di quel fatto, di quell’uomo, e lasciate che volino con la fantasia. Il nostro corpo è un insieme di cellule, che non hanno autodeterminazione, agiscono per emulazione, le giovani ereditano dalle vecchie, una determinata specializzazione, per cui la cellula che fa parte del cuore, farà quello per sempre.Ci sono cellule, anche nel nostro cervello, sorelle di tutte le altre, ma con specializzazioni diverse, alcune si occupano dell’udito, altre dell’olfatto, della vista, della memoria, della ragione, dell’equilibrio.Ecco, facciamo un esempio di come si comportano queste cellule, parliamo appunto dell’equilibrio.Noi tutti possiamo alzarci in piedi e camminare, correre o saltare, ma se volessimo camminare su di una corda tesa, non saremmo in grado di farlo, non si tratta di non esserne capaci, nel senso di non sapere come si fa, ma proprio non avere la forza, sappiamo benissimo come si cammina su di una corda tesa, anche un bambino lo saprebbe fare, semplicemente, non ne possiede la forza.Questo perchè le cellule del nostro corpo, si comportano tutte nello stesso identico modo.Se noi vogliamo far crescere la forza del nostro braccio, dobbiamo stimolare queste cellule affinché crescano di numero.La cellula di per se non può darti questa forza superiore, l’unico modo per poterlo fare è crescere di numero, per cui, stimoliamo le cellule dei nostri muscoli, crescono di numero e noi riusciamo a sollevare il peso.Lo stesso avviene con le cellule deputate all’equilibrio.Se vogliamo far crescere la forza del nostro equilibrio, e camminare su di una corda tesa, dobbiamo stimolare le cellule che ne sono deputate, facendole così  crescere di numero.Questo vale per qualunque cosa. Vale per la ragione, se ci stimoliamo a ragionare, a considerare, diventeremo sempre più forti mentalmente, più forti, perchè più numerosi.Davvero, se educassimo noi stessi e i nostri figli al ragionamento, e al pensiero, raggiungeremmo la capacità di considerare e capire ogni cosa.Tutti possiamo crescere, tutti possiamo diventare geni.A CONDIZIONE, che non ci poniamo limiti, barriere mentali, perchè sarebbe come se, la ragione negasse se stessa.Ecco, c’è un uomo che porta un copricapo e  dice:”lo porto perchè lo portava il mio antenato”! Oppure:”lo porto perchè è la mia religione che me lo impone”!Ecco, Questa è una barriera mentale, una catena.Quell’ uomo è un poveretto, uno schiavo, anche  in possesso di cento lauree!Una mente libera direbbe, lo porto perchè mi piace, oppure, perchè è utile, o entrambe le cose.Una barriera mentale ti impedisce di andare oltre, di crescere, di capire.E’ un limite insuperabile, è come un idolo.Se oggi noi educassimo i nostri figli al ragionamento, senza preoccuparci dell’intelligenza (che sono i dati) se li stimolassimo alla libertà, una volta adulti, potrebbero stare comodamente seduti in poltrona a casa loro, e viaggiare a piacere nell’universo.Riesce ad immaginare una società umana, dove il più imbecille ha la capacità di EINSTEIN?       Un mondo dove impera la ragione? La guerra, la fame, l’ingiustizia, non avrebbero senso, ed  il nostro mondo davvero sarebbe un paradiso, persino il crimine cesserebbe di esistere.Per raggiungere tutto questo, non servono ricchezze materiali, ma quelle mentali e per poterle realizzare è necessario spezzare le catene che ti rendono schiavo, per prima cosa.Per poi elevarsi, elevarsi,elevarsi fino a volare con la mente!Oh... come sarebbe facile parlare di catene di ferro, di ceppi di rame, di prigioni di pietra e di guardiani armati.Per tutti sarebbe evidente l’oppressione, la violenza, la schiavitù.Non sarebbe necessario parlare, spiegare.Ma come un sol uomo si leverebbe l’umanità  per spezzare le catene, pronto a dare la vita per la libertà .Oggi, avviene l’opposto, si muore per difenderle le catene, per rafforzarle.E non ne siete consapevoli! CONTINUA.....