lieta novella

lieta novella dieci


Se lei pensasse italiano, capirebbe che ci sono moltissime donne come lei, vendute ancora oggi come schiave, che non possono scegliersi il compagno della vita, con cui fare dei figli, ma gli viene imposto, così come gli viene imposto come vestirsi, cosa bere, cosa mangiare, cosa leggere, cosa pensare, donne come lei considerate inferiori e trattate come animali. Se lei pensasse italiano, capirebbe, che la più stupida, la più imbecille delle donne italiane è una dea al suo confronto.Perché è libera, libera di metterselo dove vuole il velo, su una coscia, sui fianchi, sulle spalle, in testa, in borsetta, o lasciarlo a casa.Le bambine italiane non vengono educate a non portarlo il velo! Ma a decidere con la propria testa, cosa farsene!  Se lei pensasse italiano, capirebbe: che il non portare la testa coperta è stata una conquista per la donna e per la civiltàChe c’è stato un tempo in cui anche qui da noi, le donne non potevano uscire di casa, con i capelli al vento. “Un fazzoletto o un cappellino”, o sarebbero state giudicate poco di buono, puttane!Capirebbe che ci sono state delle guerriere della libertà, che nessuno considera.Donne così forti, da superare e vincere la vergogna, l’umiliazione, di essere derise, additate, alcune hanno perso la vita, altre sono state rinchiuse a vita.Così forti, da superare e vincere le botte e i castighi dei loro genitori e dei loro mariti.Impavide andavano avanti, a testa alta, a testa scoperta.Belle come Dee!E ora arriva lei, sostenendo che si sono sbagliate? Che queste donne avevano torto? No! E’ lei che si sbaglia, siete voi che avete torto! Ma il dramma è che non lo capite, ed educate voi stesse i vostri figli, i vostri carcerieri, i vostri carnefici.Se lei pensasse italiano, capirebbe!                  Perché un pò più libera.continua.....