Creato da agamennon2007 il 15/05/2009
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« lieta novella seilieta novella otto »

lieta novella sette

Post n°7 pubblicato il 06 Giugno 2009 da agamennon2007
 

E parlai:”- vede signora, qui è la ragione che impera e se questa ci dirà che ho torto, chiederò  scusa.

Lei afferma di essere italiana, non credo che lei sia italiana, si sta parlando di educazione e non di cittadinanza, e l’educazione gliela da la famiglia, lei è  cresciuta con altre donne che portavano il velo, in casa ed in quel gruppo ristretto che è  la sua comunità , e tutto fin da piccola le diceva, la donna porta il velo”.

Da adolescente andando a scuola, lei aveva contatti con le sue coetanee italiane, alcune sicuramente le erano amiche, sarebbe  davvero strano, se non avesse sentito il bisogno di imitarle, di far parte del gruppo, di non sentirsi diversa, soprattutto nel modo di vestire.

Io credo che tutto questo sia naturale, umano.

Vuole negarlo? Taceva la velata, non può.

Come non può negare di aver provato, tentato in tutti i modi, di convincere sua madre, la sua famiglia, che le sue coetanee erano brave ragazze, che non facevano nulla di male.

Mi immagino la sua delusione ai no, la sua disperazione, chissà quanto ha pianto in silenzio ed al buio, nella sua cameretta.

Lei allora, aveva ancora la forza mentale di voler  capire, aveva ancora il coraggio di chiedere perchè.

Quali erano le risposte, le spiegazioni? La poverina non aveva più la schiena diritta, mi guardava e taceva.

Glielo dico io signora! “Tu non sei come loro, le brave ragazze non si vestono così , che direbbero quelli che ci conoscono, noi siamo donne oneste, ci faresti morire di vergogna”.

Nella sua famiglia, le donne erano state educate da altre donne, a portare il velo, mature al punto nella loro educazione, da non capire una verità grande come il mondo “Non e’ l’abito che ti rende onesta, che ti rende pura, ma il pensiero” una donna vestita da monaca può essere una puttana, una donna vestita come natura l’ha fatta può essere una santa! Lei è stata educata a portare il velo, così come è stata educata sua madre prima di lei, condizionata e violentata al punto, da non potersi considerare una creatura unica ed irripetibile, “Proprio perché, provvisto di autodeterminazione, di volontà  propria, di libertà”.

Ma un AUTOMA! Una schiava che si inchina, ubbidisce ed esegue la volontà di altri, convinta che sia la sua.

CONTINUA.....

 
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Commenti al Post:
suerte2000
suerte2000 il 08/07/09 alle 18:06 via WEB
un trattato molto bello , che condivido in pieno! parole sante! complimenti ciao laura
(Rispondi)
 
agamennon2007
agamennon2007 il 08/07/09 alle 19:22 via WEB
Non devi aver paura della morte- La morte č da capire e si puņ VINCERE! ciao
(Rispondi)
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