dolceamaro

NOTTE


La notteè una civetta neracon le ali apertea coprire fino all'orizzonte.Una civetta guerciacon un unico occhio ciecovelato come una lunadalla faccia butterata.Che becco aguzzoche becco duromentre devasta un'animaormai ridotta a carta velinanel silenzio più totale.Sparite le allodolecrocifissa l'ultima rondineil cuore si interroga.Sulla vita e sulla mortesulla gioia e sul dolore.Senza rassegnazionesenza stupore.Scorrono davanti a luii giorni passati.Sono chicchi di granofiocchi di nevegranelli di sabbia.Ogni tanto un sorrisoqualche volta una lacrimama niente luna parkniente giochi d'artificio.Cerca l'essenzail bianco e il neroi si e i no.Cancellati anche quellipuò chiudere il suo cerchio perfetto.Si parte dal nullasi arriva nel nulla.