EMANUELA

Post N° 7


Il semplice gesto di uscire dal letto produce una brusca rottura: dalla dimensione erotica alla realtà, perchè il risveglio è accanto a una persona di cui si sa poco e occorre, in un modo o nell'altro, ricucire all'istante il filo della nostra vita, anche quando la notte è stata predisposta da tempo, immaginata nei minimi dettagli. Una parte di noi vorrebbe vivere l'evvento senza porsi troppe domande, l'altra contro si sente a disagio ("Di che cosa si parla?". "Che cosa c'è dietro al suo sguardo?"). Certamente abbiamo passato una notte di passione, però non sappiamo ancora chi sia l'altro, che iniziamo a scoprire veramente solo al risveglio. Il mattino dopo ci richiama soprattutto a noi stessi: divisi tra la paura di perdere la nostra identità e il desiderio di abbandonarci a un nuovo amore. Non è tanto la questione di chi è l'altra persona nel letto, ma di chi siamo noi. E di cosa ci sta accadendo. Non sono certo le prestazioni erotiche della notte che ci permettono di saperlo. E' una tappa essenziale, ma solamente per capire subito se richiameremo l'altro o saremo richiamati. Esenziale non significa però che tutti i giochi siano già fatti. Tramontato l'idea romantico, in tempi di libertà sessuale, in cui l'incontro sessuale anticipa la conoscenza, il mattino dopo non è, come il passato il punto di arrivo in cui tutto è già deciso. E lo stare assieme è un percorso che si costruisce giorno dopo giorno, alla ricerca di emozioni e sentimenti forti. I primi mattini incantati sono eccezionali. La realtà è sempre diversa. Si prova un certo disagio, perchè temiamo di non essere all'altezza, perchè noi stessi non sappiamo quale sarà lo stato della relazione che sta nascendo: una semplice avventura o una grande storia d'amore? Sono davvero tante le emozioni in gioco......Il mattino dopo è uno dei rari momenti della vita in cui la libertà è totale. Tutto dipende solo da noi.Buona domenica