dolcetormento

FUNAMBOLO


  "guardava avanti con gli occhi attenti e severi di chi scruta il suo cammino...non un tremore, non un sussulto...solo un uomo fra la terra e il cielo che andava avanti nel suo percorso...la fune rappresentava la vita, ostile e amata, pericolosa e corteggiata, tesa e amica... il contatto... un piede davanti all'altro, rappresentava la certezza del tracciato sicuro...solo, sulle sue gambe e il suo equilibrio...traballava...in bilico...non un soffio...non un respiro...non una boccata di troppa aria a turbare la sua missione... alla fine della fune la felicità...tanto sognata e attesa...una certezza  c'era, per come se l'era immaginata, anche se rimaneva ore a camminare con i piedi sanguinanti in quel percorso infinito che poi era la sua vita... guardava oltre...mai in basso...mai in alto...sembrava quasi non riconoscere più il blu del cielo...lui e il suo cammino...lui e la sua fune, tesa...senza un inciampo o una caduta...cadere (ancora) avrebbe provocato ferite lancinanti...e non rimarginabili (lui credeva)... d'un tratto una fanciulla sotto di lui si fermò a guardarlo...a guardare quella luce negli occhi che illuminava il buio...che rendeva più chiaro il cammino... era una luce di speranza...se solo lui avesse potuto vederla con i suoi occhi...avrebbe saputo che a prescindere dalla meta la fune era già un premio...era la sua vita che scorreva sotto i suoi piedi..." :x