...un amico qui dentro un giorno mi scrisse "hai un'arca in cui ti chiudi per spiegarti tutto...."non ho subito capito le sue parole, ne il significato preciso dell'arca...negli anni mi è stato sempre più chiaro...quella che lui chiama arca, che altri chiamano super-io, chi torre d'avorio, chi autoironia, chi muro, chi rifugio, chi tana, chi corazza...quella che io chiamo merda, e nella quale sto così bene, mi sento al riparo, protetta, preservada...qualla che a tratti scalda anche se sembra che soffochi...quella che puzza ma alla fine è sempre li a circondarti...ecco, quella...chiamala come ti pare...quella...da dove mai sarebbe bene uscire...mai...ecco.., quella che vorrei adesso a strati addosso...esattamente quella...che ti anestetizza la mente e il cuore...e ti fa scordare dell'anima...si...quella...