DOLCE

PENSARE E SCRIVERE INFORMATICI


Velocità fa rima con superficialità. Sei in rete, a millemila megabyte di velocità, adsl, bande larghe, connessione veloce, e poi hai un blog, e ci devi scrivere qualcosa, essere sulla notizia, che domani è già roba vecchia, passata, sostituita.Velocità fa rima con superficialità, tanto che importa dov’è il torto e la ragione, stiamo parlando di bytes, mica di persone. Dovresti pensare, per farti un’opinione. Dovresti informarti, per farti un’opinione. Ma pensare costa fatica e informarti costa tempo. Magari sei un po’ a corto e non ne hai da spendere.Potresti chiedere, chiamare, sentire un po’ di storie e poi, con calma, senza fretta, farti un’opinione. Ma non c’è tempo, la banda larga, la connessione veloce, il tempo stringe, e allora dammi un’opinione, la prima che ti capita, una semplice, che sembri buona. Tanto poi, domani, è tutto passato, andato, scaduto, c’è altra roba da valutare, con un’opinione presa in prestito. Pensare costa fatica, informarsi costa tempo. E non c’hai voglia.Ha ragione la prima che parla, quella che strilla ai quattro venti, urlacchiando come una bimba viziata, che ce l’hanno tutti con lei. Quella che fa più casino o quello che scende nel suo baretto a farsi dar ragione dai compari.E la gente che non ha coscienza, e soprattutto che non ha coerenza, che oggi abbraccia la vittima sacrificale e domani il carnefice, quella gente che va ai funerali con il fazzoletto in mano tacendo ipocrita il nome dell’assassino, mi fa sempre piacere scoprirla dall’altra parte della barricata. Mi fa sentire dalla parte giusta.