Domenica e lunedì

L'omino con le ruote


Oggi per il Giro mi sono commosso. Si affrontava la scalata più impervia, la salita più dura d'Europa, il temibile Monte Zoncolan. Mi ha commosso vedere l'amicizia di due compagni di squadra ed il loro abbraccio sincero e forte all'arrivo (il vincitore Simoni e Piepoli, che non ha voluto competere per la vittoria, lasciandola all'altro, che non vinceva da un bel po'). Mi ha commosso vedere quei due "vecchietti" (36 anni uno, forse anche l'altro, o poco meno) davanti a tutti. Mi ha commosso vedere un combattente di giornata (Cioni) che, come tanti gregari, a poco dal traguardo si piantava sui pedali e non andava più avanti. Detto questo, eccoci giunti all'ultimo appuntamento con le canzoni del ciclismo. Ho riservato questa posizione di prestigio al campionissimo, Fausto Coppi; in un abbraccio ideale con il primo, Gino Bartali. Tant'è che li voglio mettere assieme, compagni leali di tante battaglie, nella foto (Coppi in giallo e Bartali in verde), lo scatto più celebre che li riguarda, con il mistero tipo Gioconda... Chi passa la borraccia all'altro? E' bello restare nelle supposizioni, il messaggio del gesto non cambia: rappresenta la profonda lealtà, il rispetto tra due grandi avversari. Forse, visto l'assenza di commenti, non avete gradito questa breve raccolta tematica... Peccato. Spero almeno apprezzerete, in questi testi, le descrizioni di protagonisti, paesaggi e "sapori". Da "quel naso triste come una salita" e "quegli occhi allegri da italiano in gita" agli "occhi miti e naso che divide il vento", dall' "omino con le ruote" (fantastico!) allo "stomaco dentro al giornale", dalla campagna che abbaia alla "signora senza ruote", che riporta anche la poesia dello sport alla realtà. E il mito eroico di Coppi si tinge anche di tenerezza, grazie alla voce morbida di Gino Paoli (Gino, come Bartali... Eh sì, il Destino ci ha messo lo "zampino" anche qui!). Gino Paoli COPPI Un omino con le ruote contro tutto il mondo UN OMINO CON LE RUOTE CONTRO L'IZOARD e va su ancora e va su Viene su dalla fatica e dalle strade bianche LA FATICA MUTA E BIANCA CHE NON CAMBIA MAI E va su ancora E va su Qui da noi per cinque volte poi due volte in Francia Per il mondo quattro volte contro il vento due OCCHI MITI E NASO CHE DIVIDE IL VENTO OCCHI NERI E SERI guardano il pavé E va su ancora E va su E va su... Poi lassù , contro il cielo blu CON LA NEVE CHE TI CANTA INTORNO E poi giù Non c'e' tempo per fermarsi per restare indietro LA SIGNORA SENZA RUOTE NON ASPETTA PIU' UN OMINO CHE NON HA LA FACCIA DA CAMPIONE, CON UN CUORE GRANDE COME L'IZOARD e va su ancora e va su e va su e va su...