Domenica e lunedì

Omaggio a Fabrizio de Andre'


Ieri cadeva il decennale dalla scomparsa del grandissimo cantautore e poeta. Mi e' molto difficile scegliere solo una canzone tra le tante sue che adoro... Ne metto una che ho sempre in testa (e in gola) in questi giorni. Mi piace proprio tanto: i suoni sono stupendi e il testo pure; rende poetico il racconto dell'episodio di un massacro di Pellerossa. Grazie Faber! FIUME SAND CREEK (F. De Andre'-M.Bubola) Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura fu un generale di vent'anni occhi turchini e giacca uguale fu un generale di vent'anni figlio d'un temporale c'è un dollaro d'argento sul fondo del Sand Creek. I nostri guerrieri troppo lontani sulla pista del bisonte e quella musica distante divento' sempre piu' forte chiusi gli occhi per tre volte mi ritrovai ancora li' chiesi a mio nonno: -E' solo un sogno?- mio nonno disse: -Si'- a volte i pesci cantano sul fondo del Sand Creek Sognai talmente forte che mi usci' il sangue dal naso il lampo in un orecchio nell'altro il paradiso le lacrime piu' piccole le lacrime piu' grosse quando l'albero della neve fiori' di stelle rosse ora i bambini giocano nel letto del Sand Creek Quando il sole alzo' la testa tra le spalle della notte c'erano solo cani e fumo e tende capovolte tirai una freccia in cielo per farlo respirare tirai una freccia al vento per farlo sanguinare la terza freccia cercala sul fondo del Sand Creek Si son presi il nostro cuore sotto una coperta scura sotto una luna morta piccola dormivamo senza paura fu un generale di vent'anni occhi turchini e giacca uguale fu un generale di vent'anni figlio d'un temporale ora i bambini dormono sul fondo del Sand Creek