osservazioni

nelle albe


Mi  addormento con la tv accesa ed i gatti vicini a darmi calore, e mi sveglio con la tv che gracchia notizie spesso sconfortanti. Mi sveglio all'alba e stamattina un film su Maria Carta , l'usignolo della Sardegna scomparsa precocemente mi ha portato a percorrere nel suo racconto fatto di molti ricordi anche tristi che sono quelli della gente povera, che nonostante tutto reagisce . Lei aveva questa voce intensa , magica, unica, una donna speciale e coerente che ha portato la nostra cultura nel mondo,   un popolo che ha subito ma un po anche per colpa nostra. Le immagini della mia bellissima terra, che si spostavano dal paese di Maria, Siligo, ad altre zone , ai cotumi tradizionali diversi di paese in paese , i balli , sfogo e gioia semplice e pura. Le sue poesie, che raccontano la sua vita,  e delle persone umili che lottano per vivere e sempre con questa dignità e questo filo di antica nostalgia e tristezza, perchè i sardi sono un popolo antico, ricco di storia ancora sconosciuta, di una cultura che si perde nei secoli. E quella voce nel suo canto che accompagna le immagini, ora gioiose ora di dolore. Una Ave Maria antica scritta da una donna nell'anno 1000 quando la chiesa proibì i balli,che fa venire i brividi anche a me che sono atea, per l'intensità di quella voce unica. IL giorno è ormai sorto, fa freddo come in tutti gli inverni anche se c'è il sole. Il mare è calmo ed io sono qui con i miei mille pensieri e tanta voglia di volare.....