osservazioni

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Come arriva il Natale puntuale arriva anche la Pasqua, ma a parte i credenti che festeggiano la resurrezione del Cristo, nel mondo più che risorgere si muore. E' una Pasqua piovosa, grigia ,e quest'anno qui, e la cosa non mi dispiace, sembra pure deserta, quasi nessuno ha aperto le secondo case, c'è molto silenzio. Le mie feste sono sempre solitarie, ovvero di festa non hanno nulla, solo riposo dopo le solite faccende ,  sono stati giorni di duro lavoro e sono tornata nella mia tana demolita. Più conosco il genere umano e più amo gli animali, credo di avere meno paura di un branco di leoni affamati nella savana ,  della gente che prende il pulman, è una continua lotta e non ne posso più.Ho sistemato i vasi in terrazzo e poco dopo è venuto giù uno sgrullone di acqua, poi è uscito il sole e poi di nuovo nuvoloni. E vabbè... Io questo mondo proprio non lo capisco, sembra che il cervello sia un organo ormai spento nel 90% dell'umanità che mi gira intorno, c'è di che stare allegri........ E la mia famiglia? Quel che ne resta è anaffettivo e mi mancano tante cose , ma non riesco ad abbattere quel muro che hanno costruito , quell'isolamento , quel non far parte di nulla. Quando morirò troveranno i miei pensieri e non saranno teneri, forse solo allora  capiranno e sarà troppo tardi. Sono triste e detesto sentire il mio cuore a pezzi.