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C'è un aria quasi primaverile oggi, seppure una leggera foschia veli il sole. Ascolto musica, cucino e conto i giorni che mi separano dalla fine del mio percorso lavorativo. Sto leggendo il racconto della vita di Gigi Riva, ho visto il libro in libreria e non ho resistito. Traspare quello che era una persona semplice che non si è mai montato la testa, che non ha mai dimenticato la povertà della sua infanzia ma accompagnata da tanta dignità ne i dolori che lo hanno colpito sin da bambino. Un po la vita di tanti e anche la mia di quel tempo, bambini o ragazzi degli anni 60. Si è fatto amare dalla mia gente  ma era anche impossibile non farlo a vedere le foto del suo esordio nel cagliari che era allora in serie B. E' come sentirlo attraverso le parole che qualcuno ha scritto in una biografia intervista, e condivido tanti pensieri e sensazioni che lui ha espresso con sincerità. Oggi il mondo è cambiato tanto ma non in meglio e a quelli come noi sembra di vivere in una dimensione che non ci appartiene e si fa fatica perchè siamo cresciuti in un mondo reale e non in un mondo fasullo, dove le persone si parlavano  e non c'era la solitudine attuale. Gli adolescenti di oggi per la maggior parte fanno paura, privi di valori per colpa di chi li mette al mondo, la cronaca ne racconta fatti gravi impensabili nella mia generazione, dove il rispetto era una delle basi dell'educazione. Se quei pochi giovani responsabili non riusciranno a contagiare il branco al bene, sarà difficile salvare questo pianeta e l'umanità stessa. Forse sono troppo pessimista ma non mi riesce di essere ottimista anche se spero che il bene vinca sul male. Io intanto coloro il nero con le cose che mi fanno stare bene, buona musica, buoni libri, i miei teneri gatti e buon cibo che male non fa.