osservazioni

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Il calendario di legno segna sempre la data sbagliata, i giorni passano veloci, ogni tanto metto a posto ma alla fine è sempre indietro. Le ferite ed i ricordi invece segnano sempre la data giusta .C'è sempre qualcosa di irrisolto con la mia famiglia, quel poco che ne resta temo che non si risolverà mai. Hanno eretto un muro di indifferenza e fanno finta che sia una mia invenzione. Non sono stata una figlia cattiva e ne una sorella cattiva, sempre disponibile , e sempre tante rinunce perchè ero la prima e l'educazio ne di quel tempo era così. La famiglia dovrebbe essere un porto sicuro , un luogo dove ritrovarsi e volersi bene. La mia sembra un deserto arido ed io sono stanca di capire , stanca delle briciole ,molto poche anche, stanca dei silenzi . Un vuoto cosmico e per quanto io faccia sono sempre quella sbagliata. Io so di avere le mie ragioni , le ho chiarite , ho pianto molto, risultato zero. Mi sento presa in giro, e questo mi riesce difficile tollerarlo e mio nipote mi ha mancato di rispetto , mi ha deriso. Gli ho dato del cretino non erano questi i valori che gli abbiamo insegnato da piccolo, i nonni, noi zie, o almeno io ed un altra sorella che non c'è più. Ma da quando i suoi genitori decisero di tornare in Sardegna , ha perso quella dolcezza, intelligenza e sensibilità  che mi rendevano felice , era un bambino speciale, ora è un uomo vuoto , cinico che pensa a non perdere nessuna festa. nel lavoro è bravo e serio, ma nel rapporto con me , con gli altri non so è solo silenzio, non mi cerca mai. Solo quando viene a Roma per lavoro a meno che non ci sia una partita di calcio, molto più importante di me, mi chiama zietta ed io stupidmente mi faccio in quattro per accoglierlo, per dimostrargli quanto gli voglio bene, ma poi va via e resta solo il silenzio.