maranatha!

12 aprile 2017


L’aereo è grande
Una bella passeggiata con il nipotino Alessio mi hadato l’occasione di fare con lui una chiacchierata a dirpoco spassosa.E’ stata una raffica di domande del piccolo che mi haimpegnato ad un attento uso delle parole che rispondesseroin maniera adeguata alla sua fame di sapere.Sia per affetto verso lo zio, che non vedeva da tanto tempo,sia per l’interesse che mostrava alle risposte, mi camminavaspeditamente accanto e tenendomi sempre per mano.Nel cielo splendido di un azzurro d’incanto, vediamopassare altissimo un aereo: una freccia che, lasciandodietro di sé una scia bianca, sembra voler sottolinearneil passaggio.Zio, perché l’aereo è così piccolo? Dove sono gli aerei grandi?Il mattino seguente l’ho portato in macchina a visitarel’aeroporto più vicino. Mi hanno mostrato proprio l’aereodi cui avevamo parlato; era fermo in pista in attesa dicompiere il suo volo giornaliero.Alessio, guarda l’aereo che ieri abbiamo visto così piccoloin volo. Ieri era lontanissimo, ma oggi è a riposo e lopossiamo ammirare vicinissimo.Come vedi sono le distanze, la vicinanza o la lontananzadai nostri occhi che ce lo fanno apparire piccolo o grande.Lontano è quasi invisibile, vicino è immenso. Maè sempre lo stesso aereo.Ma dimmi Alessio:” Perché il pilota non vede l’aereo?…solo perché vive dentro l’aereo. Sai perché Dio nonlo possiamo mai vedere? Lo pensiamo lontano, maè talmente vicino da vivere in noi, anzi…viviamo dentro di Lui.