maranatha!

29 ottobre 2019


Luca 13,18-21Una volta caduto a terra, per il seme prende avvio una vicenda da due possibili esiti opposti: se rimane solo, geloso della forza imprigionata nel suo germe, non porta frutto; se invece muore porta molto frutto (cf. Gv 12,24). Eppure il frutto su cui si sofferma qui la similitudine evangelica non è il grano di senape che aggiungerà sapore ai cibi, bensì un risultato collaterale: i rami di un cespuglio che serviranno da nido e riparo per gli uccelli del cielo. I frutti della presenza del regno di Dio in mezzo a noi non sempre sono quelli che ci potremmo attendere: se abbiamo bisogno di discernere la presenza di un minuscolo seme, dobbiamo anche esercitare il discernimento per scoprire la ricchezza inaspettata che sta in un intrecciarsi di rami prima ancora che nel gonfiarsi di una spiga.