maranatha!

28 novembre 2019


"Risollevare i e alzate il capo"Lc 21,20-28Risollevatevi": è il gesto che può anticipare una liberazione. L'oppresso, colui che è schiacciato, curvato, tiene la testa bassa. Quando vince la paura e affronta con ritrovata dignità ciò che lo attende, comincia a emanciparsi, prepara e già sperimenta un inizio di liberazione. Non che non ci siano motivi per chinarlo e piangere, in preda allo sconforto. L'evangelista Luca consegna questa pagina evangelica alla sua comunità dopo l'assedio e la distruzione di Gerusalemme del 70 d.C. (i vv. 20-24 certamente si riferiscono a questi eventi) e qualche pagina prima ci mostra Gesù che cede al pianto alla vista della città santa, affliggendosi per essa, poiché non ha compreso "quello che porta alla pace" (cf. Lc 19,41-44). Tuttavia i cristiani, ogni volta che vedranno che "la devastazione è vicina" (v. 20), dovranno cercare di reagire altrimenti: coscienti della gravità di quello che sta accadendo, sapendo muoversi nella direzione giusta, e con un occhio di riguardo per le persone più deboli (cf. vv. 21-23).