maranatha!

1 dicembre 2019


IL DIO LADROMatteo 24,37-44Attesa del Dio che viene nel tempo delle stelle, in silenzio, senza rumore né apparenza, che non ruba niente e dona tutto. Che viene, con una metafora spiazzante, come un ladro. Il Dio che ha sempre da nascere, sempre straniero in un mondo e un cuore distratti. La distrazione, appunto, da cui deriva la superficialità: " presero moglie e marito e non si accorsero di nulla". Siamo così distratti, che non riusciamo a gustare i giorni e i doni. Per questo non siamo felici, perché siamo distratti. Si può vivere anche senza volti, ma è un altro diluvio. Questo è il tempo dell'attenzione, dove attenzione è rendere profondo ogni momento. Tempo per guardare in alto e più lontano, per essere attenti a ciò che accade e a chi ci circonda.E' l'incontro con Lui che è rapinoso! Ti obbliga a fare il vuoto in te di cento cose inutili, altrimenti ciò che porta non ci sta. Ti mette a soqquadro la casa, ti cambia la vita e la fa ricca di volti, luce, orizzonti. Io ho qualcosa di prezioso che attira il Signore come la ricchezza attira il ladro: è la mia persona, il fiume della mia vita che mescola insieme fango e pagliuzze d'oro, questo nulla fragile e glorioso in me. Vieni pure come un ladro Signore, prendi quello che per te è prezioso. Prendilo e poi ridammelo, armato di luce.