maranatha!

4 dicembre 2019


CHE PRANZO MOVIMENTATOMt 22,1-14Il testo si apre presentando un re che prepara una festa di nozze per suo figlio, ma questo, viene subito smorzato dal rifiuto degli invitati: "Non vollero venire". Questi invitati peccano d'indifferenza e di egoismo, non si aprono alla gioia dell'altro. Quante volte pensiamo di bastare a noi stessi e sbattiamo le porte in faccia a chi ci invita a partecipare a una festa in nome di un altro. E qui tinte buie, se è vero che il Signore è misericordioso, è anche vero che è giusto, e proprio per questo ci prende estremamente sul serio chiedendoci di essere responsabili delle nostre azioni, di non pensare, come gli empi del salmo, che egli non vede, non agisce, non tiene conto del male (cf. Sal 10,4.11). Ma Dio va avanti, allarga i suoi orizzonti, cerca altri che forse vorranno partecipare alle nozze, non perché sono più buoni (Matteo sottolinea: "trovarono cattivi e buoni") ma semplicemente più disponibili."La sala di nozze si riempì di commensali": la parabola potrebbe finire qui, su questo lieto fine, su questa luce di una festa finalmente avviata, e invece no, di nuovo una tinta oscura, qualcuno che non indossa l'abito nuziale e per questo viene escluso. Di nuovo sorge la domanda: perché? Capacità di essere adeguati alla festa, di procurarci l'abito nuziale o, se ne siamo sprovvisti (cosa molto probabile per molti di noi), di andare umilmente dal padrone di casa manifestandogli la nostra inadeguatezza: io credo che lui sarà solo felice di procurarcene uno (deve averne molti nei suoi armadi!) e di spogliarci dell'abito vecchio per rivestirci dell'abito nuovo.