maranatha!

22 dicembre 2019


GIUSEPPE GIUSTO, PERCHÉ UMANOQualcosa strazia il cuore di Giuseppe e manda in frantumi i suoi progetti di vita. Maria si trovò incinta, dice Matteo. Giuseppe non si dà pace, continua a pensarla e a sognarla di notte, è innamorato. Decide di lasciarla per rispetto e non per sospetto, questo è l'unico modo che ha per salvarla. Ma è insoddisfatto della decisione presa perché lui la ama davvero. Un tormento, un conflitto emotivo e spirituale: da un lato l'obbligo di denuncia e dall'altro l'amore, ricambiato. A metà tra la legge di Dio toglierai di mezzo a te il peccatore e l'amore per quella donna. Come Israele nel deserto, Giuseppe è messo alla prova per vedere cosa aveva nel cuore. E nel cuore scopre di "avere" quella donna, di amarla senza volerla possedere, radice segreta della loro verginità. Ogni amore vero deve varcare la stessa soglia, dal possedere al dono di sé: dare, in perdita, sempre, senza contare. Amare, voce del verbo morire, voce del verbo vivere. Giuseppe è l'uomo di fede che, tentato di sottrarsi al mistero, preferisce Maria ad una discendenza propria, antepone l'amore alla generazione; trova spazio nel cuore per un bambino non suo. Giuseppe fece come gli aveva detto l'angelo e prese con sé la sua sposa: basta che la corazza della legge venga appena scalfita dall'amore che lo Spirito irrompe e agisce! Da chi imparerà Gesù a scavalcare la legge del sabato? Il coraggio dell'amore! Ecco la profezia di Giuseppe! Per questo suo coraggio Dio avrà un figlio tra noi. Maria e Giuseppe: poveri di tutto Dio non ha voluto che fossero poveri d'amore, perché sarebbero stati poveri di Lui.