maranatha!

2 settembre 2020


Lc 4,38-44 ...ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guarivaLa gente è assetata di miracoli, è calamitata dal prodigioso, ieri come oggi. Pur di illuderci, disperati, di risolvere magicamente le nostre e altrui sventure, pur di alleggerire i nostri sensi di colpa, pur di colmare vuoti per natura incolmabili, rinunciamo al bene più prezioso che Gesù stesso ci ha insegnato nel superare le seduzioni: la libertà. "Non volesti asservire l'uomo con il miracolo, e avevi sete di fede libera, non fondata sul prodigio. Avevi sete di un amore libero, e non dei servili entusiasmi dello schiavo davanti alla potenza che l'ha per sempre riempito di terrore". Gesù suscita la fiducia nelle persone e tale fiducia fa fiorire da sé la vita, Gesù infonde coraggio e rafforza l'autostima dei disprezzati e offre loro l'occasione propizia e la forza per rialzarsi dai loro lettucci. Gesù non è una risposta al nostro imperante "tutto e subito" e sfugge a chi vuole trattenerlo per sé come un corno portafortuna: annunciare il regno di Dio all'umanità intera è la sua sete, sete di libertà che libera.