maranatha!

LA LIBERAZIONE È VICINA!


Lc 21,20-28«...risollevatevi e alzate il capo...».La comunità alla quale Luca scrive ha vissuto la distruzione di Gerusalemme e cerca di dare un senso. Gesù propone una lettura realista: la sete di potere della potenza romana da un lato, e l'indurimento del cuore da parte dei responsabili religiosi che si sono lasciati alienare dai romani, non potevano che portare al disastro. Lui pensa subito alle donne incinte e a quelle che allattano. Sono le più esposte mentre accudiscono la vita presente nella sua più grande fragilità e la vita futura. Diventano il primo bersaglio di quelli che scelgono le vie di morte e che sembrano liberi di seminare paura e morte. Dove troviamo una speranza in questa descrizione tanto angosciosa quanto realista? La speranza è nel giudizio di Dio. Egli non può impedire le scelte disumane, ma nella fede sappiamo che il regno di Dio è tra di noi nella presenza del Figlio dell'uomo venuto a visitarci, venuto a condividere la nostra sofferenza invece di attuare un giudizio violento.