maranatha!

10 febbraio 2022,3


Religioni e subcultureLa distinzione che Luigi Manconi fa tra "religioni" e "subculture" (ieri, su questo giornale) senza negare il problema etico-giuridico che si pone sempre quando la libertà di scelta va contro l'interesse vitale è utile a riportare su toni razionali la discussione sul vaccino ai bambini. Manconi commenta il caso del bimbo di due anni in attesa di un'operazione al cuore i cui genitori, No Vax, pretendono che le trasfusioni siano di "sangue puro", cioè donato da persone non vaccinate. Definisce questa motivazione "dissennata".Ricorda però il caso che lo vide protagonista quando, vent'anni fa, la Commissione per le intese con le confessioni religiose di Palazzo Chigi lo incaricò insieme Amos Luzzatto di definire un protocollo che regolamentasse le pratiche di emotrasfusione nel caso di rifiuto, per ragioni di fede, da parte dei Testimoni di Geova. La conclusione fu che per i minorenni avrebbe dovuto valutare un gruppo di esperti tra i quali un medico della Congregazione. Il problema è oggi lo stesso anche se, aggiunge Manconi, le opinioni dei No Vax non sono una religione ma "un caso di primitivismo culturale privo di qualunque rispetto per le evidenze scientifiche".E veniamo a Giorgia Meloni, che non vaccina la figlia perché "il vaccino non è una religione ma una medicina". Appunto. Non sono religioni, le posizioni contrapposte, ma scienza (medicina) da una parte e subcultura dall'altra. Nella stessa intervista Meloni si dice pronta a governare e subito Salvini avvisa che anche lui non vaccinerà sua figlia. Interessante che sul "primitivismo culturale" si ricompatti il centrodestra che solo l'altro ieri era "sciolto come neve al sole". Dice molto del futuro possibile che ci aspetta.