maranatha!

15 febbraio 2022,3


Nelle pieghe di una partita persa c'è una piccola storia luminosa, il capo di un filo che - a tirarlo - racconta un pezzetto di storia d'Italia. David Sisi ha 29 anni, gioca a rugby, è seconda linea delle Zebre. Convocato in Nazionale per Italia-Inghilterra, domenica, era nella formazione che è poi scesa in campo. All'ultimo minuto, però, ha rinunciato. Anna, la sua compagna, stava partorendo a casa, l'ha raggiunta. Mentre la nazionale italiana perdeva, bisogna dire abbastanza rovinosamente, è nata una bambina, Tallula. Un giorno felicissimo. Era già successo, non molto tempo fa, che due giocatori degli All Blacks decidessero di non giocare per il medesimo motivo. Questione di priorità, certo.Direte: è normale. Forse, ma non ancora tanto, e quando succede che ciò che dovrebbe essere normale lo sia bisogna farci caso. Segna un punto. Mi è venuta allora voglia di conoscere la storia di David Sisi. E' nato a Rinteln, Germania, in una base militare britannica dove suo padre Carlo prestava servizio. Carlo Sisi era nato in Inghilterra da genitori italiani - il padre dell'Abetone, la madre di Sora - emigrati in Scozia durante la seconda guerra mondiale. Il bambino David cresce in Inghilterra, inizia a giocare a rugby e a sedici anni, quando va al college, inizia a pensare al professionismo. Durante le vacanze la famiglia torna, ogni volta che può, all'Abetone.Per David sarebbe naturale entrare nella Nazionale inglese ma al momento di scegliere, invece, decide di tornare in Italia. Non certo nella squadra più forte, ma nel paese delle origini. Ottant'anni e due generazioni dopo la storia finisce il suo giro. Di base in base, di guerra in guerra, di campo di gioco in altro campo, fino a una bambina.