maranatha!

19 febbraio 2022


La pagliuzza e la traveStudenti e studentesse protestano a pancia scoperta contro la frase della dirigente del RighiStudenti e studentesse protestano a pancia scoperta contro la frase della dirigente del Righi di RomaAl quarto giorno, la dirigente scolastica ha dovuto dire che "rispetta la sensibilità della ragazza e degli studenti" perché "se uno ritiene di essere stato offeso è giusto che io lo rispetti". Ma no, gentile preside, dovrebbe essere lei a esigere rispetto: le consegne sono semplici. Ci sono persone di giovane età che vanno a scuola per imparare a vivere (non solo storia e matematica ma limiti e responsabilità, regole di convivenza) e persone di età adulta che sono lì per insegnarlo.Se gli educatori sono terrorizzati da coloro che dovrebbero educare nulla funziona più. Se i genitori si organizzano a difendere i loro figli, la scuola smette di assolvere alla sua funzione. Certo, ci sono insegnanti migliori e altri meno capaci. C'è chi sa farsi rispettare naturalmente e chi no, come nella vita. La frase "non sei sulla Salaria" rivolta a una ragazza che in classe si fa un videoselfie da postare su TikTok scoprendosi il corpo non è un distico elegiaco, certo. Ma non è neppure un'ingiuria: è un modo di dire colloquiale, altrove si dice "pari uno scorfano" senza che la protezione della fauna ittica insorga.A Roma sulla via Salaria ci sono persone che si offrono al mercato dei corpi, dire "non sei sulla Salaria" significa stai composta, per favore, che sei a scuola. Si poteva dir meglio, va bene. Osserva Dacia Maraini che i ragazzi sono esposti continuamente a un mercato, non quello della Salaria ma quello del web: illusi che libertà e popolarità siano la stessa cosa quando è domanda e offerta, invece. Ci deve pur essere qualcuno che dica loro occhio, è anche quello un mercato. Liberi di frequentarlo, ma non qui a scuola. Magari con parole diverse ma è la pagliuzza, questa, non la trave.